“Nessun luogo è senza un genio”, affermava Servio nel suo commento all’Eneide, spiegando che ciascun ambiente è espressione dell’interazione tra la sua identità e quella di chi, nel tempo, lo ha abitato, arricchendolo di usi, culture, tradizioni.
E’ il concetto del genius loci: la conoscenza profonda di ogni territorio e ciò da cui dipende la sua stessa esistenza.
Ci sono luoghi in cui l’uomo, grazie a questi saperi, è riuscito a stabilire un equilibrio perfetto tra mondo naturale e produzione, ecologia ed economia, disegnando meravigliosi paesaggi di armonia.
Antiche abilità artigianali e contadine, adeguando le coltivazioni alle conformazioni del terreno, hanno creato vere e proprie architetture, divenute peculiarità paesaggistica. Modelli agricoli efficienti, che tutelano la biodiversità con un impatto minimo sull’ambiente, possono diventare ragione di sviluppo delle comunità locali.
Sono, questi, esempi perfetti di equilibrio tra tradizione e innovazione, rispetto dell’ambiente e sviluppo industriale, uomo e natura.
testo ripreso da uno dei pannelli del Padiglione Zero di Expo 2015