Intervista a Francesca De Vito, candidata alla Regione Lazio

Francesca De Vito, romana, classe 1965, artigiana, Consigliera Regionale uscente, è candidata alla carica di Consigliere della Regione Lazio con la Lista di Fratelli d’Italia nel Collegio di Roma e Provincia, a sostegno del Candidato Presidente Francesco Rocca.

Francesca De Vito ha manifestato adesione e sostegno al Programma Regionale per un “Nuovo Modello di Sviluppo” dell’Eco-Sistema del “Saper Fare Creativo e Culturale” Romano & del Lazio elaborato da FaròArte e proposto a tutti i Candidati alla Regione Lazio.


L’Intervista

D. L’Artigianato, in particolare quello riconducibile al Patrimonio storico del “Saper Fare Creativo“, sta vivendo una crisi strutturale oltre che congiunturale. La slide allegata è piuttosto eloquente: nel solo Centro Storico di Roma si è passati dalle circa 5.000 Botteghe Artigiane degli anni ’90 alle meno di 500 attualmente censite.
Quali sono le sue valutazioni al riguardo ?

R. Io stessa sono stata artigiana per quasi 15 anni e conosco la meravigliosa sensazione di creare, unita, purtroppo, alla grande difficoltà di essere invisibile per lo Stato e tutte le Istituzioni.

Ritengo che questi numeri siano emblematici da soli. La fortuna di Roma, del Lazio e dell’Italia tutta è sempre stato il mondo dell’artigianato, le cui eccellenze sono conosciute a livello globale.

Accettare passivamente una simile riduzione denota la scarsa visione di tutta la classe dirigente. Anziché tutelare le identità locali attraverso seri e concreti interventi pubblici in materia, si è preferito lasciare tutto al caso, fatto che nel concreto si è tradotto, per quanto riguarda il centro storico di Roma, nella trasformazione in dormitorio per turisti; per quanto riguarda le realtà di provincia, in abbandono dei propri luoghi e delle proprie botteghe, spesso dopo generazioni di attività


D. L’Art. 45 della Costituzione, al 2° comma, recita: “La legge provvede alla Tutela ed allo Sviluppo dell’Artigianato“. L’Art. 117 ne attribuisce la competenza alle Regioni. La Regione Lazio con la Legge n.3/2015 ha normato la materia. Ad oggi, dopo 8 anni, la stessa legge risulta sostanzialmente inapplicata.
Quale è la sua valutazione sulla Legge Regionale del Lazio e quali ritiene possano essere le cause della sua attuale mancata attuazione e quali le soluzioni per renderla uno strumento realmente funzionale alla Tutela ed allo Sviluppo dell’Artigianato ?

R. La legge regionale n.3/2015 non è mai stata applicata per scarsa capacità (e volontà) dell’amministrazione Zingaretti. Una legge, comunque da rivedere,  che non è mai decollata non solo per sostenere e supportare le botteghe artigiane esistenti ma per crearne di nuove.

Io stessa ho fatto mettere dei fondi a bilancio per la figura del “Mastro Artigiano” e la creazione delle “Botteghe Scuola”, volendo dare un segnale serio e tangibile al mondo dell’artigianato, ma quei soldi non sono mai stati spesi. La prossima amministrazione dovrà mettere gli artigiani al primo posto, valorizzandoli e supportandoli: la Regione deve dare modo ai Maestri Artigiani di insegnare e tramandare il proprio sapere alle nuove generazioni, le quali devono essere spronate e incentivate dall’amministrazione a intraprendere carriere artigiane. Il passaggio generazionale delle competenze deve essere garantito attraverso la creazione delle Botteghe Scuola.


D. FaròArte ha elaborato e proposto il Programma al quale ha aderito e che individua alcune specifiche linee di azione per costruire Tutela concreta e Sviluppo innovativo oggi necessario ed urgente per generare un “Nuovo Futuro dell’Artigianato” #MadeinLazio.
Quali sono le sue valutazioni su quanto contenuto nel Programma ?

R. Sono convinta che il programma di FaròArte, che ho sottoscritto, racchiuda delle linee guida imprescindibili per la rigenerazione del mondo dell’artigianato locale. Il settore ha bisogno di nuova linfa e di nuovi stimoli; il contesto globale, dominato dalle multinazionali, impone di tutelare il nostro mondo.

La Tradizione e l’Innovazione sono due concetti che devono progredire di pari passo: la creatività non è mai mancata all’Italia. Ad oggi il Made in Italy è uno fra i segni distintivi più riconosciuti al mondo: è sinonimo di qualità. Rafforziamo il Made in Italy, creiamo il Made in Lazio. Solo con interventi seri e concreti si potrà evitare la scomparsa delle nostre Tradizioni e di chi crea Arte.

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