Progetto Mirabilia: il futuro raccontarsi

Ci sarà un futuro per raccontarsi ancora i ricordi, le gioie, i piaceri ed i dispiaceri? in molti ce lo chiediamo in questi giorni.
Vi proponiamo una nuova incursione nel #MadeinRome per poter guardare oltre il fumo degli incendi e la polvere dei crolli, ve lo proponiamo con una citazione tratta dalla Scienza Nuova di Gianbattista Vico: ”È
dagli sterminati abissi del passato e dagli archivi che si comprende il presente e si costruisce il futuro.


Mentre attendiamo con trepidazione che si fermino le bombe ed esseri illuminati aprano il sentiero del Confronto Umano e della Comprensione, non di meno non possiamo non immaginare, oggi più che mai, un nuovo livello di civile fratellanza, inclusivo e di accogliente condivisione di gioie, dolori e responsabilità: un Nuovo Umanesimoper ripetermi.

Permettetemi di pensare che, nonostante tutto quanto di brutto stia accadendo in questi giorni, ci sono pur sempre delle buone ragioni per immaginare quale possa essere il prossimo futuro della nostra città: di certo incideranno, e fortemente, questi ultimi anni di pandemia e ancora molto gli avvenimenti sconcertanti attuali, perché mai avremmo immaginato, quindici giorni fa, ancora la guerra in Europa.

In due anni, tre generazioni succedutesi dalla fine della seconda guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino ed alla diffusione di internet e del metaverso del mondo cyberpunk, sono state trascinate in una dimensione del tutto nuova e sconosciuta, quella del digitale e della comunicazione in tempo reale, dei robot umanoidi, di alexa e delle auto a guida autonoma.

Un bene o un male? Bisogna incominciare a capire perché la tecnologia – che non è nata ultimamente, avendo sempre scandito le epoche dellavanzamento della civiltà umana, dalla pietra ai metalli, dalla meccanica alla robotica ecc. – ultimamente mediante la sua dimensione di tempo algoritmico, ci cattura nella rete del consumo costante e compulsivo di tutto, cose materiali ed immateriali.

Se (e senza se o ma) il consumo costante e compulsivo fa la ricchezza materiale di pochissimi e la povertà di tutti gli altri, ri-animalizzando la società immagino che il ritmo umano, quello scandito dal battito dei nostri cuori, è lunica vera dimensione che nello spazio tempo delle nostre vite ne svolge il filo e ci immunizza dal tempo algoritmico delle nuove tecnologie.

Ora, riallacciandomi al precedente articolo in cui si raccontava la storia del Progetto Mirabilia (Qui il link) i fatti attuali mi convincono sempre più a pensare che se si dimentica la storia e la sua costante lezione al profondo senso della propria identità, si può stravolgere irrimediabilmente il futuro; è accaduto sempre cosi con le grandi tragedie del passato: guerre, genocidi, distruzioni ambientali, … hanno sempre deviato il percorso umano.

Ecco quindi che mi sembra del tutto positivo scrivere del futuro possibile della Citta di Roma, beninteso non tutto il futuro, ma solo di una vena capillare, su cui passa però una parte importante della sua linfa, che lega la conoscenza diffusa della sua identità storica al continuo presente, in modo che lo spazio urbano-umano fatto di periferia e centro, ridia ruolo alla cultura ed alla consapevolezza di ognuno della propria identità.

Un nuovo rinascimento per Roma è immaginato nel Progetto Mirabilia della città intelligente, con manufatti abilitati alla tecnologia 5G ed in linea con la Missione 1- Digitalizzazione innovazione competizione e cultura. In Turismoe Cultura 4.0 del PNRR.

Non saranno display pubblicitari, ma beni pubblici per la comunicazione, posti in posizione discreta, spazi idonei di strade e piazze, da raggiungere e consultare camminando riappropriandosi della dimensione umana della città, quella che ci rispetta nel ritmo di movimento, di lettura, visione e comprensione. Saranno oggetti del nostro tempo tecnologico, al nostro servizionon il contrario.

Ed infine per questo nostro spazio di comunicazione dedicato al Saper Fare Creativo #MadeinRome,un sistema comunicativo importante per diffondere la conoscenza degli spazi e dei luoghi di attività pregiate per storia, funzione sociale, competenza artigianale e capacità creativa, ma anche per promuovere linteresse a conoscere la potenzialità dellintimo rapporto che esiste tra le mani e la fantasia.

Dionisio Mariano Magni, presidente di FaròArte per il #MadeinRome

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