Riflessioni ed esperienze per creare Souvenir #MadeinRome

Promuovere il Souvenir DOC a Km 0

Promuovere il Souvenir DOC a Km 0

Si deve rileggere in chiave culturale il desiderio di portare con se il ricordo di un viaggio, di un luogo, di un tempo, di una sensazione, di emozioni straordinarie che non vogliamo dimenticare.

Il “sovvenire alla mente” è matrice del termine souvenir, oggi lo esprimiamo anche con il meno significante gadget, è una testimonianza che comprova a noi stessi ed agli altri, quanto abbiamo fatto o visto, di cosa abbiamo goduto e ci siamo meravigliati.

Ricercatori attenti del remoto passato umano, testimoniano di ritrovamenti di conchiglie in località ad oltre 400 Km dal mare; altri sostengono che già la reliquia religiosa e la sua ricerca fin dalle origini del cristianesimo si debba includere nella famiglia del ricordo da donare o portare con se, non da ultimo si consideri che ciò non è prerogativa solo della cultura occidentale, ma appartiene a tutte le culture, perché è memoria.

Per questa necessità, di mantenere viva la memoria attraverso un oggetto, in ogni epoca ed ogni cultura si sono creati dei „Simboli“ che possiamo annoverare in un percorso di culture, uguali o solo simili o del tutto differenti e che entrano come testimoni nei nostri spazi fisici e mentali.

Il museo, come tempio della cultura, nasce dal collezionismo dei viaggiatori del Gran Tour, che già nel XVIII° dal viaggio di „iniziazione culturale“ nel mondo classico Greco e Romano, portavano con se ogni sorta di ricordo, spesso depredando -potendoselo permettere – siti archeologici e monumenti del passato; fu nel XIX° sec., all’alba del Turismo di Massa – quando i primi benestanti borghesi con navi a vapore cominciarono ad attraversare gli oceani ed i treni a collegare luoghi distanti sulla terraferma, che si usò il termine interlinguistico „souvenir“ e che oggi tempo di turismo mordi e fuggi, è affiancato da „gadget“.

In sintesi, sia che lo si appelli ricordo, reliquia, souvenir o gadget, rimane sempre un simbolo e come tale riveste importanza sia per il luogo (mentale o fisico) che simboleggia, sia per chi lo porta con sé, quindi possiamo recuperare tali oggetti ad una funzione non banale, quale arriva dalle tante bancarelle e negozietti di aggeggi, appunto gadget, spuntati come funghi nella città, bensì come oggetti simbolo capaci di esprimere insieme ad autenticità creativa, innovazione e varietà, anche un‘apprezzabile valore economico insieme ad una elevata percezione qualitativa del territorio di riferimento ed ad un merchandising capace di elevare la reputazione qualitativa delle nostre comunità e degli spazi urbani.

L’idea di un marchio “Made in Rome” fu intuizione e creazione grafica di Cristiano Mandich.

Fu una idea-seme con cui contrassegnare l’originalità del valore intrinseco nella percezione generale della città di Roma e della sua capacità di generare emotivamente il piacere del ricordo.

La scheda sotto riportata souvenir “Made in Rome” lo racconta.

Molti anni sono passati prima che quel seme, declinato in chiave di marchio democratico, con costante cura e ripetuta riproposizione da parte FaròArte, iniziasse a dare frutto e con tale sguardo ci fa piacere osservare i risultati dei due concorsi

Gadget Made in Rome: l’artigianalità diventa protagonista 20 Aprile 2021, del Dipartimento Turismo, Formazione Professionale e Lavoro del Comune di Roma. Qui la presentazione dei vincitori del Concorso.

Vitamina G 2022 – programma GenerAzioni Giovani delle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostengo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Gioventù

Oggi sempre più spesso troviamo usati termini come „saperi e competenze artigiane“, riferite anche a Souvenir e Gadget ed è per FaròArte, nutrice di tale riferimento compositivo lessicale, una grande soddisfazione apprendere che istituzioni e giovani creativi abbiano fatto propri e abbiano individuato il “Made in Rome” non come un marchio privato, ma un luogo collettivo condiviso o come lo ha sempre definito FaròArte, il Genius Loci della creatività artigiana, ovvero giacimento di cultura materiale, saperi e competenze proprie del territorio romano-laziale.

Nel prossimo articolo entreremo in questi aspetti attraverso le parole dei protagonisti creativi dei nuovi souvenir #Made in Rome.

Arch. Dionisio Mariano Magni

presidente di FaròArte, network per il #MadeinRome


 


 

 


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