Tradizione, Passione, Sfida e Rinascita: Bianca Guscelli ci “regala” il racconto umano e familiare della storia del marchio “Brandimarte” e della storica attività artigiana fiorentina

Presentazione Roma BrandimarteMartedì 2 Dicembre 2025, nella suggestiva cornice della Cappella Orsini, nel cuore storico di Roma a due passi da Campo de’ Fiori, si è tenuta la presentazione del libro Brandimarte – una storia italiana, scritto da Bianca Guscelli, CEO della Brandimarte e presidentessa dei “Giovani Imprenditori Firenze”, edito nel 2025 da “Franco Cesa Editore“.

L’iniziativa, promossa dalla “GMC Consulting” di Sveva Nardella in collaborazione con la “Fondazione Opera Lucifero ETS” di Roberto Lucifero d’Aprigliano, è stata moderata dal giornalista Francesco Serra di Cassano, con la partecipazione dell’Avvocato Andrea Catizone, presidentessa della “Fondazione Tina Lagostena Bassi”, da Virginia Raggi, già Sindaca di Roma e dall’Avvocato Serena Vavolo, presidentessa di “ConfArtigianato Imprese Firenze”. Al termine, l’attore Alessio Sardelli ha recitato un brano particolarmente emozionante tratto dal libro.

Brandimarte - Cappella Orsini bOltre le considerazioni sulla straordinaria, emozionante e stimolante storia umana e artigiana testimoniata da Bianca Guscelli, l’evento è stato anche l’occasione per sottolineare alcune delle diverse e serie criticità che interessano il settore dell’Artigianato Artistico e Creativo del nostro Paese – dalla questione della trasmissione intergenerazionale dei Saperi e delle Competenze e, quindi, alle condizioni necessarie da promuovere per riattrarre e motivare i giovani al mondo del “Saper Fare Creativo“, dall’obsolescenza delle Normative vigenti al tema della Comunicazione, della Visibilità e della Competitività nel Mercato globale, ecc. – dando spunto all’idea condivisa anche da FaròArte di sviluppare nuove connessioni, sinergie ed iniziative tra i partecipanti e gli ospiti presenti.

Infatti, il “percorso imprenditoriale” fiorentino di Bianca Guscelli testimonia nel concreto anche diverse delle proposizioni che FaròArte promuove da anni per il rilancio strategico del settore a Roma e nel Lazio: la funzione centrale della Comunicazione Culturale, come quella di favorire strutturalmente condizioni di Connessione, Condivisione e Contaminazione; l’importanza di una riqualificata Centralità Urbana per la visibilità fisica dell’Offerta Esperienziale e Commerciale; la messa a sistema della “Bottega Diffusa” come modello di Filiera Produttiva connessa in rete; ecc.

Artigiani nel Centro Storico di RomaL’auspicio è che anche da noi, come nelle altre realtà territoriali del nostro Paese, si sviluppi altrettanta adeguata sensibilità e volontà da parte delle istituzioni e delle organizzazioni di settore (come la benemerita ConfArtigianato fiorentina), finalizzate a favorire un vero confronto aperto e costruttivo sul tema, superando la logica conservativa degli “status quo”, purtroppo, ad oggi e da decenni, drammaticamente fallimentari per l’Artigianato Artistico e Creativo romano (e non solo).

Brandimarte - Cappella Orsini cDalla lettura del libro di Bianca Guscelli, la nostra Sara Domenici ha inteso riportare le sue impressioni in una dedicata e particolare recensione che vi proponiamo, caldeggiando l’invito ad acquistare e leggere il libro, davvero bello e stimolante.


Brandimarte libro di Bianca GuscelliBianca Guscelli intreccia ricordi, emozioni e sfide con l’arte dell’argento, raccontando e testimoniando una rinascita personale e collettiva che nasce dall’amore per la famiglia, dalla dedizione al mestiere e dalla capacità di trasformare le difficoltà in nuove opportunità.

di Sara Domenici

Una storia scolpita nel tempo

“Brandimarte” di Bianca Guscelli è un’opera che va oltre la semplice autobiografia: è un racconto che intreccia memoria familiare, arte del mestiere e resistenza personale. L’autrice costruisce un ponte tra passato e presente, mostrando come l’artigianato possa diventare mezzo di rinascita, testimonianza emotiva e strumento di continuità generazionale.

Gli interventi iniziali di Carlo Conti e Cinzia TH Torrini preparano il lettore a questa esperienza. Carlo Conti sottolinea il dialogo tra tradizione e modernità, mostrando come il patrimonio storico e artistico possa nutrire la contemporaneità, mentre Cinzia TH Torrini evidenzia la capacità di Bianca di trasformare un’eredità complessa in una nuova vita.

Firenze emerge come simbolo di bellezza e cultura artigianale, suggerendo che ogni gesto della protagonista è radicato in un contesto più ampio di arte, storia e valore umano.

L’introduzione del libro utilizza dettagli sensoriali per immergere il lettore nel laboratorio: il suono dei martelli, il calore della bottega e il profumo del metallo diventano strumenti narrativi che permettono di “toccare la storia”, rendendo il mestiere e la memoria vivi e percepibili.

Radici familiari e metafore dell’argento

Il cuore del libro è il rapporto con il nonno Brandimarte, figura geniale e imperfetta, capace di trasformare fragilità e dolore in creazioni di straordinaria bellezza. La sua eredità non è solo materiale, ma culturale ed emotiva: coraggio, creatività e dignità diventano valori trasmessi e reinterpretati dalla nipote Bianca.

L’argento, materia prima centrale del racconto, diventa metafora della vita stessa: malleabile, resistente e capace di assumere forme diverse, proprio come l’esperienza umana, soggetta a cadute, prove e rinascite. Ogni oggetto creato non è semplicemente un manufatto, ma un frammento di storia e identità. Questa simbologia rafforza l’idea che l’artigianato non sia solo mestiere, ma forma di narrazione e custode di memoria.

La rinascita come atto morale e simbolico

Il 15 settembre 2016 rappresenta la data chiave della rinascita del marchio Brandimarte, poiché è il giorno in cui Bianca ha deciso di voler riacquistare l’attività di suo nonno che era appena stata messa all’asta per gli effetti dello stato fallimentare dell’impresa. Bianca non racconta un semplice progetto imprenditoriale, ma un atto morale: ridare voce a una storia che rischiava di chiudersi per sempre o di divenire “altro”.

Il riacquisto del marchio e il recupero del laboratorio diventano simboli della sua forza interiore e della riconquista della propria identità. Il libro mostra in modo convincente come questo progetto non sia solo materiale: è una trasformazione psicologica. La narrazione evidenzia il percorso attraverso paura, rabbia, speranza e gioia, mostrando come la vulnerabilità e la determinazione possano coesistere nel processo di crescita personale e professionale.

Relazioni autentiche e comunità artigianale

Un tema centrale della narrazione di Bianca è la costruzione di relazioni autentiche: il rapporto con il compagno Stefano, la famiglia, gli artigiani e la comunità della Confartigianato fiorentina diventano il filo che tiene unito il racconto. Il laboratorio si trasforma in un luogo di supporto e di trasmissione dei valori, dimostrando che la forza di un mestiere risiede tanto nelle persone quanto negli oggetti che si plasmano.

La poetica di Bianca suggerisce che l’artigianato è esperienza condivisa: ogni creazione è portatrice di relazioni e di conoscenze. Questo approccio rende il libro non solo un racconto individuale, ma anche una riflessione sul valore della fiducia nella comunità degli artigiani.

Bianca Guscelli FirenzeEquilibrio tra passato e futuro

Il libro esplora con finezza il rapporto tra tradizione e innovazione. La gestione del marchio durante la pandemia, l’apertura dell’e-commerce e la contemporanea attenzione alla bottega fisica dimostrano come le radici profonde possano dialogare con le sfide del presente. L’autrice dimostra che l’innovazione non sostituisce la tradizione, ma la rinnova, creando un perfetto equilibrio contemporaneo.

Parallelamente, la maternità di Bianca viene narrata come parte integrante della sua crescita personale e professionale. L’esperienza del lavoro, della famiglia e della realizzazione individuale non sono dimensioni separate, ma elementi di un unico percorso coerente, dove ogni decisione diventa parte di una costruzione di vita autentica.

La lettera del nonno: simbolo di trasmissione e continuità

Uno dei passaggi più toccanti del libro è la lettera virtuale del nonno Brandimarte alla nipote Bianca. Sintetizza il nucleo dell’opera: fiducia, orgoglio, incoraggiamento e continuità tra generazioni.

La lettera non è solo sintesi di un gesto affettivo, ma simbolo di trasmissione di valori e di responsabilità morale: ciò che si riceve in eredità va custodito, valorizzato e trasformato in futuro. La lettura di questa parte del racconto sottolinea il ruolo centrale della memoria e del legame tra generazioni: passato e futuro si incontrano e la rinascita diventa metafora di continuità.

Stile narrativo e costruzione simbolica

Lo stile utilizzato da Bianca Guscelli è intimo e riesce a rendere il lettore partecipe delle emozioni e delle esperienze umane e artigiane. La narrazione non segue una cronologia rigida, ma procede per immagini e ricordi, creando una struttura che riflette la natura stessa dei ricordi.

I capitoli, ricchi di metafore, intrecciano oggetti e vita personale: la fiamma che modella l’argento diventa simbolo di resistenza, la luce e le imperfezioni della materia richiamano la complessità e la bellezza della vita. Ogni oggetto d’argento funziona come proiezione delle sensazioni della protagonista, trasformando la lettura in esperienza immersiva e riflessiva.

Bianca Guscelli Brandimarte

Conclusione: rinascita, bellezza e speranza

Il libro Brandimarte” racconta un percorso di rinascita che intreccia identità personale e memoria collettiva, mettendo al centro il valore dell’artigianato come custode di storia e significato. Attraverso i legami familiari e le relazioni autentiche, la narrazione mostra come le difficoltà possano trasformarsi in occasioni di cambiamento e maturazione.

Il messaggio che emerge è ampio e condivisibile: ogni generazione ha la possibilità di reinterpretare il passato per costruire qualcosa di vero e duraturo. Bianca va oltre il racconto di un Marchio dell’Argento, offrendo una riflessione sulla capacità umana di dare senso al proprio percorso, trasformando tradizione e memoria in slancio creativo, consapevolezza e futuro.

Il libro invita il lettore a riconoscere il valore del tempo, del lavoro paziente e delle scelte guidate dalla passione, ricordando che la vera eredità non è solo ciò che si conserva, ma ciò che si è capaci di rinnovare.

“Brandimarte – una storia italiana” non parla soltanto di artigianato o di un marchio: parla della possibilità di lasciare nel mondo tracce di bellezza, di autenticità e di speranza. Un invito a guardare il presente con occhi nuovi, trasformando ogni gesto e ogni scelta in un piccolo seme di cambiamento.


Qui il sito web della Brandimarte e Qui puoi acquistare su Amazon il libro Brandimarte – una storia italiana di Bianca Guscelli.

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