il Complesso del Buon Pastore

Complesso del Buon Pastore per il Made in Rome

il Complesso del Buon Pastore a Bravetta (proprietà ex Provincia di Roma)

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La settima arte: percorsi liberi di creatività dell’immagine spettacolare e della comunicazione

Il Buon Pastore è un maestoso complesso edilizio collocato all’interno della Riserva naturale della Valle dei Casali a Roma nel suburbio S.VIII Gianicolense, nel territorio del Municipio Roma XVI, più esattamente in via di Bravetta 383 a pochi passi dalla seicentesca Villa York, Casal Ninfeo e dalForte Bravetta.
Progettato da Armando Brasini, l’edificio fu costruito a partire dal 1929, inaugurato nel 1933, e completato nel 1943.

Il complesso, costato ben 25 milioni di lire dell’epoca, era nato per ospitare la casa provinciale della congregazione delle Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore di Augiere, in seguito ospedale e sanatorio militare e dal 1969 ad oggi ospita importanti istituti scolastici e una grande struttura alberghiera.

L’impianto può essere paragonato ad una vera e propria cittadella santa, una Gerusalemme Celeste, che si ispira insieme all’architettura medievale, rinascimentale e barocca.

Il suo architetto Armando Brasini, come in altre sue realizzazioni quali Ponte Flaminio e la chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria a piazza Euclide, attinse con grande libertà, al repertorio di forme elaborate nel corso dei secoli dagli architetti italiani, con l’intenzione di ricreare uno stile monumentale e decorativo che suscitasse stupore e meraviglia.

Il complesso si sviluppa per circa 12.000 m2 e si articola in una serie di costruzioni che racchiudono al loro interno ampi cortili con portici, tra gli edifici emerge la chiesa.

L’intero impianto, in grado di ospitare 2.000 persone, è perfettamente simmetrico, l’asse di simmetria attraversa l’ingresso principale, il cortile principale e la chiesa a pianta centrale.

I bracci laterali dell’originale convento, inclinati di 30° rispetto all’asse principale, sono costituiti da corpi di fabbrica a pettine tra i quali si aprono cortili che danno aria e luce ai vari piani degli edifici che si sviluppano per un’altezza di circa 12 m, pari ai tre livelli originali più un quarto livello aggiunto in epoca recente.

Il fronte principale, perfettamente simmetrico, si articola in : un prospetto centrale, su quattro livelli con portico al piano terreno e loggia a quello superiore; e prospetti laterali continui ma ruotati che preannunciano lo sviluppo delle ali laterali inclinate di 30° rispetto all’asse principale del complesso, che terminano con due eleganti altane.

Il cortile centrale dell’edificio, che si apre dopo l’arco di ingresso, è decisamente il più importante; è quello a cui Brasini ha dedicato una maggiore attenzione. Già dall’entrata possiamo notare la grande capacità dell’artista di creare un ampio spazio articolato da forti influenze barocche.

Il ritmo architettonico del cortile principale è dato al piano terreno da un portico perimetrale delimitato da colonne tuscaniche binate sostenenti porzioni di trabeazione. Al di sopra archi a tutto sesto in travertino presentano una cornice spezzata. Nel piano superiore si alternano finestre ad arco ed aperture circolari, con cornici michelangiolesche.

Di fronte all’ingresso, un’ala convessa del portico preannuncia il portale di ingresso della chiesa

Colonne corinzie binate a tutto tondo sorreggono una trabeazione mistilinea ed inquadrano un’ampia arcata sostenuta da un ordine minore di colonne tuscaniche. Oltre e al di sopra del cortile svetta la cupola con le possenti volute e l’alta guglia, a riassumere tutte le parti del cortile.

Negli anni 70 del novecento l’edificio fu privato delle bellissime guglie in pietra serena, alte diversi metri, che donavano slancio ed eleganza alla parte superiore dell’edificio (al tempo si scelse di demolire ed alterare un’opera d’arte invece che procedere ad un restauro conservativo).

La bella croce di bronzo che adornava la parte superiore della cupola viene rimossa negli anni ’90 del novecento a seguito dei danni provocati da un fulmine.

A gran voce la cittadinanza ha richiesto nel corso degli anni il ripristino degli elementi architettonici mancanti, intervento ancora non effettuato.

da Wikipedia

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… alle origini del progetto MiR …

Complesso Buon Pastore

la scheda progetto per il Complesso del Buon Pastore a Bravetta, a cura dell’Arch. Cristiano Mandich

 

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