Intervista a Carlo Chiossi, candidato alla Regione Lazio

Carlo Chiossi, romano, classe 1962, architetto, già Consigliere Capitolino M5S e Presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale, è candidato alla carica di Consigliere della Regione Lazio con la Lista del MoVimento 5* nel Collegio di Roma e Provincia, a sostegno della Candidata Presidente Donatella Bianchi.

Carlo Chiossi ha manifestato adesione e sostegno al Programma Regionale per un “Nuovo Modello di Sviluppo” dell’Eco-Sistema del “Saper Fare Creativo e Culturale” Romano & del Lazio elaborato da FaròArte e proposto a tutti i Candidati alla Regione Lazio.


L’Intervista

D. L’Artigianato, in particolare quello riconducibile al Patrimonio storico del “Saper Fare Creativo“, sta vivendo una crisi strutturale oltre che congiunturale. La slide allegata è piuttosto eloquente: nel solo Centro Storico di Roma si è passati dalle circa 5.000 Botteghe Artigiane degli anni ’90 alle meno di 500 attualmente censite.
Quali sono le sue valutazioni al riguardo ?

R. Dagli anni ’90 ad oggi abbiamo assistito al boom dei centri commerciali situati nelle periferie e siamo passati per la bolla speculativa immobiliare del 2008 che hanno decisamente cambiato il mondo.

Le attività artigianali hanno subito pian piano una riduzione di visitatori del centro storico già impoverito di abitanti in favore degli uffici e contemporaneamente i prezzi delle locazioni sono schizzati alle stelle fino al 2008. Anche la cultura ha subito un peggioramento e le televisioni commerciali hanno il loro peso in questa depauperazione che comprende anche usi e costumi nonché gusti.

In questa congiuntura sfavorevole al mercato dell’artigianato ne hanno fatto le spese molte botteghe. Nessuna politica di sostegno, degna di tale nome, è stata attuata in primis dal Comune di Roma.


D. L’Art. 45 della Costituzione, al 2° comma, recita: “La legge provvede alla Tutela ed allo Sviluppo dell’Artigianato“. L’Art. 117 ne attribuisce la competenza alle Regioni. La Regione Lazio con la Legge n.3/2015 ha normato la materia. Ad oggi, dopo 8 anni, la stessa legge risulta sostanzialmente inapplicata.
Quale è la sua valutazione sulla Legge Regionale del Lazio e quali ritiene possano essere le cause della sua attuale mancata attuazione e quali le soluzioni per renderla uno strumento realmente funzionale alla Tutela ed allo Sviluppo dell’Artigianato ?

R. La legge regionale così come scritta, diventa una burocratizzazione del settore Artigianato e mossa solo dalla politica (piano triennale, Piano annuale..etc. proposti dall’assssore e approvati dal consiglio). La politica dà il contentino, ma spinge i grandi interessi non di certo gli artigiani.


D. FaròArte ha elaborato e proposto il Programma al quale ha aderito e che individua alcune specifiche linee di azione per costruire Tutela concreta e Sviluppo innovativo oggi necessario ed urgente per generare un “Nuovo Futuro dell’Artigianato” #MadeinLazio.
Quali sono le sue valutazioni su quanto contenuto nel Programma ?

R. Il programma di FaròArte sembra ben strutturato e ha un occhio di riguardo all’evoluzione del mercato e delle tecnologie disponibili e future. Sicuramente molto meglio della Legge regionale che istituisce commissioni, albi, registri e burocrazia varia.

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