Questi gli Emendamenti elaborati da FaròArte alla Proposta di Deliberazione Consiliare n.32 del 26 luglio 2024 concernente: “Legge regionale 17 febbraio 2015, n. 3 e ss.mm.ii. – Approvazione del Piano triennale relativo agli interventi da realizzare sul territorio regionale in materia di artigianato 2024-2026.” e sottoposti alla votazione del Consiglio Regionale del Lazio nella seduta di Giovedì 14 Novembre 2024
EMENDAMENTO 1
Nel Capitolo I “Premessa”, dopo le parole “da attuarsi nell’ambito di un preciso cronoprogramma.” Sono inserite le parole “Inoltre, la Regione Lazio esprime la volontà di avviare alcune iniziative in via sperimentale, al fine di valutare, in un’ottica dinamica, l’efficacia delle misure adottate e di raccogliere elementi utili per un eventuale adeguamento normativo regionale.”
RELAZIONE
La sperimentazione proposta mira a raccogliere dati significativi e una valutazione dei risultati ottenuti, al fine di costituire una base oggettiva che possa orientare un eventuale adeguamento normativo regionale. Tale approccio si fonda sulla necessità di garantire un quadro normativo flessibile, capace di rispondere in maniera adeguata alle esigenze effettive del settore e alle dinamiche di evoluzione del contesto economico e sociale. Attraverso l’analisi puntuale degli esiti delle iniziative sperimentali, sarà possibile identificare le aree di intervento prioritario e definire un percorso di sviluppo regolamentare che rispecchi le reali necessità del comparto e contribuisca al consolidamento e alla crescita delle realtà produttive regionali.
EMENDAMENTO 2
Nel Paragrafo 6.1 del Piano Triennale per l’Artigianato 2024-2026, dopo le parole “ai settori che saranno individuati nel successivo Piano Annuale.” è inserito il seguente capoverso: “La Regione promuove in particolare e in forma anche sperimentale, in virtù dello specifico ruolo assegnato dalla disciplina normativa regionale all’artigianato artistico e creativo, tradizionale ed innovativo, la realizzazione del censimento delle attività anche non in forma di impresa, di artigianato artistico e creativo, tradizionale ed innovativo, nonché il suo aggiornamento annuale mediante la tenuta di un registro specifico suddiviso per aree territoriali individuabili come “Matrice”.
RELAZIONE
L’emendamento proposto al Paragrafo 6.1 del Piano Triennale per l’Artigianato 2024-2026 intende valorizzare e sostenere l’artigianato artistico e creativo, tradizionale ed innovativo, in linea con la normativa regionale che riconosce a questo settore un ruolo di particolare rilevanza culturale ed economico. La previsione di un censimento delle attività di artigianato artistico e creativo, estesa anche a quelle non costituite formalmente come imprese, permette di costruire una mappatura dettagliata e aggiornata di un settore che rappresenta un’eccellenza del patrimonio culturale e prodotto
In ottica sperimentale, si propone la creazione di un registro specifico, suddiviso per aree territoriali, denominato “Matrice”, che consente il monitoraggio e la classificazione delle attività artigianali per categoria e territorio. Tale registro, aggiornato annualmente, garantirà una conoscenza puntuale e costantemente aggiornata dell’artigianato artistico e creativo laziale, favorendo l’individuazione di aree di intervento prioritario e la progettazione di misure di sostegno mirate.
Questo emendamento, pertanto, intende promuovere il riconoscimento e la valorizzazione di tutte le espressioni artigianali regionali, tradizionali ed innovative, con una particolare attenzione alla capillarità territoriale e al mantenimento delle specificità locali, contribuendo così alla crescita socio-economica e culturale.
EMENDAMENTO 3
Al Paragrafo 6.4 Misure finalizzate al ricambio generazionale, dopo il paragrafo “È utile, a tal proposito, richiamare la disposizione di cui all’art. 40 della L.R.3/2015, che riconosce come “bottega scuola” l’impresa operante nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale di cui sia titolare o socio lavoratore un maestro artigiano, che svolge compiti di formazione professionale nell’ambito dello specifico settore.” sono inserite le parole: “Il riconoscimento della figura del ‘Maestro artigiano’, in via sperimentale, sarà concesso alla figura di artigiano che potrà certificare attraverso un comprovato curriculum di attività svolta, attraverso l’esibizione di beni artistici artigianali e creativi in ambito tradizionale ed innovativo, la reale connotazione di un magistero di fatto, anche in assenza della propria sotto forma di impresa.
La costituzione di ‘Bottega scuola’, verosimilmente, sarà rivolta anche a nuovi spazi fisici adeguati ed attrezzati allo sviluppo di attività artigianali, definiti come HUB di territorio, di carattere artistico e creativo, tradizionale ed innovativo, eventualmente coincidenti ed equivalenti alle C.S.A. dove la condivisione di processi culturali materiali e sociali, legati al territorio di appartenenza, risultando coniugati e/o coniugabili con espressioni ed attività di concreti processi di inclusione e sviluppo innovativo dello specifico segmento nonché con le strutture sia pubbliche che private operanti nella istruzione e nella formazione. Potranno essere presi in considerazione, in conformità con la Strategia Nazionale di Valorizzazione dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata, appositi spazi per la realizzazione di botteghe dei mestieri. Tali spazi debbono essere conformati nelle loro architetture, negli allestimenti strumentali, adeguati ad innovative forme di organizzazione degli spazi lavoro mediante laboratori condivisi interattivi, digitalizzati e collegati in rete (HUB territoriale) sia per la produzione che per la commercializzazione di beni artistici e creativi, tradizionali ed innovativi, dove in collaborazione di tutte le strutture pubbliche e private (scuole, centri di formazione, atelier, ecc…) presenti sul territorio qualificato come matrice, nonché i centri di Lazio INNOVA siano sviluppate a favorire la tutela e lo sviluppo in chiave di cultura materiale e/o sociale di impresa, dell’artigianato artistico e creativo tradizionale ed innovativo mediante adeguati strumenti finanziari diretti e/o indiretti, regionali e di partecipazione attiva anche mediante la partecipazione ad attività collegate a bandi pubblici e/o privati, finanziati anche con i fondi FERS Lazio 2021-2027.”
RELAZIONE
L’emendamento proposto mira a rafforzare le misure per il ricambio generazionale nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale, riconoscendo l’importanza della figura del “Maestro artigiano” e l’opportunità di creare spazi specifici per la formazione e lo sviluppo dell’artigianato attraverso “Botteghe scuola” e “HUB territorio
Il riconoscimento del titolo di “Maestro artigiano” verrà concesso a quegli artigiani che, attraverso un curriculum comprovato e l’esibizione di beni artistici e creativi, possono dimostrare un magistero di fatto, anche in assenza di una propria forma di impresa. Questo consentirà di valorizzare e preservare il patrimonio di competenze artigianali, tradizionali e innovative, con l’obiettivo di favorire la trasmissione intergenerazionale di conoscenze e abilità.
L’emendamento prevede, inoltre, la creazione di “HUB territoriali” attrezzati e dedicati all’artigianato, che fungono da spazi multifunzionali e interattivi, attrezzati per l’organizzazione di laboratori condivisi e digitalizzati, destinati sia alla produzione che alla commercializzazione di beni artistici e creativi. Questi HUB, in collaborazione con enti pubblici e privati (scuole, centri di formazione, atelier), potranno operare come piattaforme di inclusione sociale e sviluppo innovativo, contribuendo alla crescita culturale e materiale dell’artigianato laziale.
Un elemento innovativo dell’emendamento è l’attenzione alla possibile destinazione di beni confiscati alla criminalità organizzata come spazi per le botteghe artigiane, in linea con la Strategia Nazionale di Valorizzazione dei Beni Confiscati. Questo uso sociale e culturale dei beni, adattati con architetture e strumenti moderni, permetterebbe di trasformarli in luoghi di promozione dell’artigianato artistico e creativo, promuovendo la sostenibilità sociale ed economica dei territori
Infine, l’emendamento evidenzia l’importanza di adeguati strumenti finanziari, sia regionali che comunitari, per sostenere queste iniziative, incoraggiando la partecipazione a bandi pubblici e privati (inclusi i fondi FESR Lazio 2021-2027) per garantire la continuità e lo sviluppo delle attività artigianali tradizionali e innovative nella regione Lazio.
Opera da poema Omerico quella di Faro Arte, durissimo il tentativo di rompere la corteccia di sottocultura imperante che non comprende il valore della manualità