L’istanza di FaròArte arriva in Consiglio Regionale: condiviso da tutti l’impegno per riformare la Legge n.3/2015 sull’Artigianato !

Pubblichiamo l’estratto dal Verbale della seduta di Giovedì 14 Novembre con evidenza dei passaggi più significativi, come il confronto sugli emendamenti proposti da FaròArte, ma che anche di quelli che, purtroppo, ridondano sterilmente alcune delle reali criticità in essere specificatamente per il settore dell’Artigianato Artistico e Tradizionale.

E’ ora importante promuovere la più ampia sensibilizzazione e perseguire la più inclusiva partecipazione al Tavolo istituzionale per ottenere una reale Riforma !


XII LEGISLATURA

RESOCONTO INTEGRALE

SEDUTA PUBBLICA 41.13

GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024

Proposta di deliberazione consiliare n. 32 del 26 luglio 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 555 del 25 luglio 2024, concernente: “Piano triennale relativo agli interventi da realizzare sul territorio regionale in materia di artigianato 2024-2026”

PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 5.2, reca: Proposta di deliberazione consiliare n. 32 del 26 luglio 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 555 del 25 luglio 2024, concernente: Piano triennale relativo agli interventi da realizzare sul territorio regionale in materia di artigianato 2024-2026.

Relazione

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l’assessore Maselli. Ne ha facoltà.

MASELLI, Assessore. Grazie, Presidente.

Passiamo da un tema importante a un tema altrettanto importante, la presentazione del Piano triennale dell’artigianato.

È il primo Piano di programmazione triennale, che prevede interventi specifici volti alla tutela, allo sviluppo e alla promozione delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche.

La dotazione complessiva è di 7 milioni di euro nel triennio 2024-2026. Gli obiettivi del piano sono quelli di promuovere il ruolo economico, sociale e culturale delle imprese artigiane e del loro patrimonio di conoscenze e di esperienze, riconoscendo l’artigianato come settore trainante dell’economia laziale e fonte di occupazione, valorizzare l’artigianato artistico e tipico e tutelare il nostro patrimonio tradizionale, rinnovando il settore anche attraverso il sostegno alla digitalizzazione e all’utilizzo di tecnologie innovative, sostenere la trasmissione delle competenze alle nuove generazioni, al fine di garantirne la continuità.

In tal senso appare significativa l’ulteriore valorizzazione della figura del maestro artigiano, con una rinnovata attenzione al riconoscimento delle cosiddette botteghe scuola.

Linee di intervento del Piano: strumenti agevolativi a favore delle imprese artigiane, sostegno alle imprese dell’artigianato artistico e tradizionale, digitalizzazione, fattore di rilancio, misure di sostegno al credito a favore della generalità delle imprese artigiane, eventuali ulteriori misure di sostegno finalizzate al ricambio generazionale, anche in collaborazione con la competente Direzione regionale, semplificazione amministrativa.

La dotazione finanziaria, come dicevamo prima, è di 7 milioni, le risorse previste per il sostegno all’artigianato per il triennio 24-26 ammontano complessivamente a 7 milioni di euro, annualità 24, 4 milioni. La destinazione a interventi e a sostegno dell’artigianato con riserva per le imprese dell’artistico tradizionale, nel 2025 1,5 milioni di euro, misure a sostegno del credito alle imprese artigiane e 1,5 milioni, sempre per le stesse misure, nel 26 altri 1,5 milioni. Quindi, in totale sono 7 milioni di euro.

Iter di approvazione e successiva attuazione. Il piano triennale sarà approvato dal Consiglio con propria deliberazione, quindi il Piano viene approvato dal Consiglio. La Giunta ha adottato la proposta di piano triennale nella seduta dello scorso 25 luglio. Il 29 luglio la proposta di piano è stata assegnata alla Commissione. Consiliare di sviluppo economico e alla Commissione bilancio. Dopo l’esame delle Commissioni consiliari e un’audizione con le parti sociali. la proposta di Piano è passata all’esame dell’Aula per l’approvazione definitiva.

Dopo l’approvazione del Piano triennale, la Giunta approverà il Piano annuale 2024 che in attuazione del piano triennale dovrà definire la misura di intervento per il 24 con la dotazione, come abbiamo detto, di 4 milioni di euro. Poi, ovviamente, la pubblicazione dell’avviso prevista per dicembre 24. Nel 25, la Giunta, sempre in attuazione del Piano approverà il Piano annuale che dovrà definire l’intervento a sostegno del credito a favore delle imprese artigiane, con un’azione complessiva di 3 milioni di euro. Eventualmente, di concerto con l’Assessorato al lavoro potranno essere programmate, sempre nei piani annuali, misure per il ricambio generazionale. Le imprese artigiane iscritte al 31 dicembre 23 risultano 91.669, con un’incidenza percentuale pari al 15,24 per cento del totale delle imprese operanti nella nostra regione.

Per quanto riguarda le imprese artigiane, la tendenza degli ultimi anni mostra una sostanziale tenuta del settore, nonostante le difficoltà del periodo post pandemico e degli effetti del conflitto russo-ucraino. In generale, anche nella nostra regione i settori artigiani che stanno vivendo una fase di espansione sono quelli dell’edilizia, del benessere, servizi alla persona e dell’informatica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

CANGEMI

Linee di intervento e strumenti agevolativi. Fermo restando che le aziende artigiane possano partecipare a tutti gli avvisi e misure volte allo sviluppo economico del tessuto produttivo regionale che la Regione Lazio ha attivato e attiverà nei prossimi mesi. Il Piano, nei limiti delle risorse disponibili, adotta misure di sostegno dedicate alle imprese artigiane, che trovano maggiori difficoltà a reagire alle crisi innescate dall’emergenza pandemica e in seguito dai maggiori costi dell’energia.

La misura di sostegno che la Regione intende definire sarà rivolta a tutte le imprese artigiane iscritte nella specifica sezione del registro delle imprese da almeno cinque anni appartenenti ai settori merceologici che saranno individuati nel successivo Piano annuale.

Il Piano annuale 2024 dovrà prevedere un avviso destinato alla generalità delle imprese artigiane, con una quota riservata a quelle operanti nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale.

In linea generale, per quanto riguarda l’annualità 2024, la tipologia di sostegno consisterà in un contributo a fondo perduto finalizzato all’ammodernamento, alla sostenibilità e alla sicurezza dell’impresa tramite l’acquisto e l’installazione di macchinari connessi alla produzione. L’intensità dell’aiuto, la spesa complessiva ammissibile e gli importi dell’investimento e del massimale di contributo saranno stabiliti dal successivo avviso.

La procedura di concessione potrà prevedere un procedimento valutativo a sportello con lo svolgimento dell’istruttoria delle domande secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Il soggetto gestore sarà Lazio Innova. L’avviso è previsto per dicembre 2024.

Misure di accesso al credito. La contrazione economica ha generato una forte riduzione degli investimenti. Si rileva, inoltre, che anche le imprese regionali, e in particolare quelle artigiane, in coerenza con lo scenario nazionale, sono caratterizzate da un basso livello di patrimonializzazione, fattore che influenza la capacità di accesso al credito.

Sarà attivata dal 2025 una sezione speciale del nuovo Fondo piccolo credito espressamente dedicata all’artigianato, finanziata con le risorse del bilancio regionale. Sempre ai fini del sostegno alla liquidità, nonché agli investimenti delle imprese artigiane, la Giunta, in attuazione del presente Piano, può definire una misura di aiuto finalizzata alla concessione di contributi in conto interessi per la generalità delle imprese artigiane, ovvero delle imprese artigiane in possesso di specifici codici ATECO da riconoscere in forma attualizzata per tutta la durata del finanziamento alle imprese che abbiano stipulato con gli istituti di credito contratti di finanziamento per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali, nonché capitale circolante.

Programmazione di misure di sostegno volte a facilitare il ricambio o passaggio generazionale. L’articolo 40 della legge n. 3 del 2015 riconosce come “Bottega scuola” l’impresa operante nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale, di cui sia titolare o socio lavoratore un maestro artigiano, che svolge compiti di formazione professionale nell’ambito dello specifico settore.

In ultimo, Semplificazione normativa e amministrativa. Sarà adottato uno strumento di semplificazione relativo alle modalità di rendicontazione dei contributi.

Grazie, Presidente, .

PRESIDENTE. Grazie.

Discussione generale

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Tidei. Ne ha facoltà.

TIDEI (IV-C-RE). Veramente telegrafica, Presidente.

Intanto, grazie all’assessore Maselli, in realtà grazie all’assessora Angelilli, che ha voluto questo Piano, chiaramente è figlio della legge sul settore, e noi abbiamo accolto l’invito anche ad anticipare la discussione e l’approvazione di questa delibera, perché sappiamo che a dicembre deve uscire un bando, un bando molto atteso, come specificato bene dall’assessore Maselli.

Ci tenevo a sottolineare quanto l’artigianato sia importante nel Lazio, anche in termini di numeri. Circa il 15 per cento delle imprese attualmente attive nella nostra Regione sono imprese artigiane. Si tratta di numeri assolutamente importanti, circa 91.000, di cui la maggiore concentrazione è nella provincia di Roma, ma anche in provincia di Rieti e in provincia di Viterbo si arriva a percentuali molto più alte rispetto al 15 per cento, che è la media del Lazio.

Un altro dato che credo sia positivo è che comunque diverse di queste imprese sono detenute da donne e da stranieri, perché cittadini di origine straniera e detengono il 21 per cento di queste imprese. Lo dico non tanto per snocciolare dei numeri, ma per sottolineare l’importanza che l’artigianato ha nella nostra Regione.

Come ho già detto in Commissione e hanno già detto anche tanti altri, crediamo che sia arrivato il momento di fare una revisione alla legge n. 3 del 2015, che non è vecchia come quella sulla cooperazione sociale, che era del 1996, però soprattutto sull’impresa sapete quanto 10 anni passino in maniera veloce, ma soprattutto in questi 10 anni quante innovazioni ci siano state (pensate al ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale), quindi anche la nostra legge probabilmente avrebbe bisogno di essere leggermente attualizzata.

Si tratta di un Piano importante, da parte delle associazioni di categoria c’era stata chiaramente una richiesta di risorse più alta rispetto ai 7 milioni sui tre anni, però ritengo che, stante la situazione, si tratti comunque di una dotazione finanziaria adeguata.

Chiaramente, è nostra intenzione anche in sede di bilancio, e su questo c’è stata chiaramente anche l’Assessora che si è fatta portatrice di questo impegno, forse provare ad individuare anche più risorse per il futuro, perché crediamo che sia per il valore numerico, sia anche per il valore intrinseco che rappresentano queste imprese…Pensate alla trasmissione dei saperi, all’artigianato artistico: noi dobbiamo far sì che non solo in tutte le misure di accesso al credito, che è il tema dei temi, ma anche su tutto il resto, dall’assistenza tecnica, alla burocrazia, alla semplificazione, alla programmazione, come diceva bene l’Assessore, di risorse, di misure finalizzate al ricambio generazionale possano continuare a sostenere quei processi produttivi anche in quelle attività dove non c’è la trasmissione di padre in figlio. Quindi io ritengo che misure che potranno riguardare voucher per favorire percorsi di consulenza e accompagnamento, finalizzati al trasferimento aziendale anche attraverso la figura del temporary manager. Poi, lasciatemi dire, non solo questo bando a sportello che si aprirà, che è un fondo perduto, quindi sarà sicuramente un bando molto gettonato; ma anche il fatto di poter prevedere nel 2025, e questo lo si fa anche grazie a un lavoro che era stato fatto già nel 2021 con una delibera di individuare all’interno del nuovo fondo piccolo credito una misura specifica, una parte specifica proprio per le imprese artigiane, io credo che sia una cosa assolutamente importante e assolutamente positiva.

Chiaramente, l’invito è quello di provvedere anche a misure di semplificazione, perché da parte delle associazioni di categoria, associazioni grandi, ma soprattutto quelle più piccole, che abbiamo audito in Commissione, c’è stato chiaramente, e c’è sempre, il rilievo rispetto alla difficoltà nella rendicontazione.

Io credo quindi, ma questo dovrebbe valere anche stante il rispetto della normativa europea, non sto parlando di questo, ma questo vale un po’ per tutti i fondi che eroga a vario titolo la Regione, pensare per esempio, se parliamo del bando, sia sulla digitalizzazione, ma anche di quello sull’internazionalizzazione, nel corso dei vari anni si è provveduto anche in passato a semplificare. Penso anche a quello che è successo per il bando sulle reti di impresa, quindi, bene se si possa fare, se si possono operare queste semplificazioni anche sulla rendicontazione di questi contributi.

Per noi chiaramente, così come valeva per la cooperazione sociale, c’è un giudizio positivo, ci sarà un voto a favore di questo Piano.

Ci auguriamo, e chiaramente questo è l’invito, che anche sulla legge si possa aprire una discussione per vedere se c’è bisogno di una attualizzazione che comunque, a nostro avviso, si rende necessaria dopo dieci anni dalla sua approvazione.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie.

Ha chiesto di parlare la consigliera Droghei. Ne ha facoltà.

DROGHEI (Pd). Grazie all’assessore Maselli che si è fatto portavoce del lavoro che ha fatto la vicepresidente Angelilli. Ci dispiace un po’ che la Vicepresidente oggi non sia qui. Il lavoro che abbiamo fatto in Commissione è stato un lavoro abbastanza scorrevole, preceduto da un lavoro piuttosto profondo che la Vicepresidente ha fatto con tutte le associazioni di categoria.

Noi abbiamo proposto, in sede di confronto di Commissione, una serie di emendamenti migliorativi, insomma che ritenevamo migliorativi, alla delibera che però non sono stati accolti. Non li abbiamo riproposti in Aula solamente perché c’era stato spiegato bene che i tempi erano brevi. Quindi, per non perdere le risorse di questa annualità avremmo dovuto chiudere i lavori e approvare la delibera nel giro di pochissimo tempo. Abbiamo preferito, a vantaggio di tutto il sistema delle imprese artigiane laziali, non appesantire il lavoro d’Aula. Questo non significa, naturalmente, che il Piano sia perfetto. Io faccio miei tutti i rilievi e tutte le considerazioni che ha fatto la collega Tidei, che è anche Vicepresidente di quella Commissione. Credo che nel prossimo anno sui bandi molto ci sarà ancora da fare per migliorare la fruibilità di queste risorse da parte delle imprese.

Detto questo, sono contenta che anche su questo provvedimento quest’Aula è stata in grado di lavorare efficacemente insieme, al di là del dei ruoli di maggioranza e di opposizione. Mi auguro che, per il bene delle imprese, potremo continuare nei prossimi mesi sugli strumenti operativi a fare questo lavoro puntuale di sintesi per raccogliere una serie di miglioramenti che non siamo stati, per una ragione di tempo, messi nelle condizioni di fare in Aula. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE. Grazie.

Ha chiesto di parlare il consigliere Novelli. Ne ha facoltà.

NOVELLI (M5s). Grazie, Presidente.

Senza nulla togliere all’assessore Maselli, però effettivamente sarebbe stato, e lo dico proprio per l’assessore Angelilli, per come ha lavorato all’interno della Commissione, per come si è spesa con le associazioni di categoria, credo che se fosse stata qua, sarebbe stata veramente la ciliegina sulla torta, nulla togliendo all’assessore Maselli, che non per colpa sua, ha dovuto leggere qualcosa che effettivamente è risultato un po’ freddo.

Siccome però l’assessore ci ha messo veramente il cuore, se fosse stata qua sarebbe stato sicuramente meglio.

Questo Piano triennale sicuramente è stato condiviso con le associazioni di categoria, forse un po’ troppo ristretto a quelle associazioni.

PRESIDENTE. Scusate, colleghi, sta intervenendo Novelli, quindi un po’ di attenzione.

NOVELLI (M5s). Grazie, Presidente, forse un po’ di attenzione ad allargare a richieste provenienti anche da altre associazioni che hanno partecipato alle audizioni, dando dei contributi importanti, che potevano essere inseriti in questo Piano.

In questo Piano triennale la cosa fondamentale sono i 7 milioni di euro, oggi questo settore è completamente in crisi, tanti sono venuti in Commissione a sciorinare dati – ripeto – veramente preoccupanti rispetto anche alla chiusura delle botteghe.

Faccio mie tutte le preoccupazioni che la consigliera Tidei ha espresso e per questo anche noi abbiamo chiesto e chiediamo con forza di prendere in mano la normativa vigente, normativa che risale al 2015 e che è completamente anacronistica rispetto al nuovo mercato dell’artigianato che oggi viviamo.

È lì che si deve fare la differenza per rilanciare questo settore, quindi bene i 7 milioni di euro che danno oggi ossigeno a queste botteghe, che sono in gravissima difficoltà, ma dobbiamo prendere – permettetemi – il toro per le corna e risollevare questo settore che custodisce la nostra cultura e la nostra tradizione.

A questo scopo noi dovremmo dargli una importanza politica veramente di prim’ordine, non lasciandolo un po’ a sé stesso: abbandonati così si sentono i nostri artigiani. Dobbiamo invece rivalutarlo, riqualificarlo, riattualizzarlo. Ma questo deve partire dalla nuova legge e dalla ristrutturazione di una nuova legge che ormai, ripeto, è assolutamente datata.

Abbiamo ringraziato la presidente Angelilli che ha preso un impegno preciso per l’apertura di un tavolo. Io per responsabilità politica avevo portato degli emendamenti su questa legge, ma l’Assessore mi disse che era meglio concordarli in un tavolo più aperto. Stiamo aspettando l’apertura di questo tavolo. Crediamo che debba avere una priorità, quindi, ancora una volta, da questo microfono vorrei sollecitare la vicepresidente Angelilli a convocarlo il prima possibile.

Non abbiamo fatto nessun tipo di ostruzionismo, per prevaricare anche le finalità di questo documento, ma responsabilmente abbiamo presentato proprio tre emendamenti che vanno assolutamente nel merito.

Questo è il nostro auspicio rispetto a questo che secondo noi deve essere uno dei comparti da tutelare maggiormente. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie.

Invito anche a rispettare i tempi, in modo che terminiamo i lavori nella giornata odierna.

Ha chiesto di parlare il consigliere Tiero. Ne ha facoltà.

TIERO (FdI). Grazie, Presidente, buon pomeriggio.

Innanzitutto, permettetemi di dire di essere orgoglioso di aver collaborato, insieme a tutta la Commissione con l’Assessorato per l’approvazione di questa proposta di Piano triennale sull’artigianato.

Siamo riusciti ad approvarla in brevissimo tempo, e debbo dire con un grosso lavoro di squadra fatto in Commissione, dove sono state rappresentate alcune deficienze, alcune negatività, con gli emendamenti che sono stati detti.

Qualche emendamento è stato approvato, ma gli emendamenti che andavano nella direzione della modifica dalla legge vera e propria abbiamo convenuto, proprio in Commissione, di ragionarci direttamente in Commissione per la modifica della legge del 2015 che ormai, come è già stato detto da chi mi ha preceduto, è datata.

Quando c’è il gioco di squadra si lavora sicuramente meglio. Nel Piano le risorse sono stanziate, è stato già detto. Sono stati stanziati 7 milioni di euro nel triennio 2024-2026. Sicuramente è una somma importante. Sicuramente, per le difficoltà del comparto, sono sempre speranzoso che strada facendo, con il grosso lavoro di recupero fondi che sta facendo l’assessore Righini, si possa trovare anche qualche altra risorsa.

Il primo avviso verrà pubblicato a inizio dicembre 2024. Gli avvisi saranno gestiti da Lazio Innova. Ci sarà sempre, anche qui, come ho detto nel primo intervento sull’altra proposta di legge, una collaborazione, quindi saranno istruiti in collaborazione con la Camera di commercio di Roma.

Il Piano triennale ha l’obiettivo di rilanciare questo settore importante per l’economia regionale. Questo grazie a interventi mirati che per il 2024 sono di 4 milioni di euro, finalizzati a contributi per l’ammodernamento, alla sostenibilità, all’innovazione. Una riserva è dedicata anche all’artigianato artistico e tradizionale. A partire dal 2025 ci saranno a disposizione per il biennio 3 milioni di euro dedicati all’accesso al credito.

Il Piano prevede anche la possibilità di promuovere la formazione dedicata alle nuove generazioni. Quindi, il famoso ricambio generazionale con cui dobbiamo fortemente investire, con le “botteghe scuola” dove i maestri artigiani formeranno i nostri giovani professionisti.

Tutto ciò per affrontare al meglio le sfide economiche dell’artigianato, sostenendo sia l’innovazione tecnologica che la conservazione del patrimonio di competenze, rappresentato appunto dalle imprese artigiane.

Grazie al Piano triennale dell’artigianato, la Regione Lazio vuole adottare misure di sostegno in grado di permettere agli artigiani di facilitare l’accesso alle risorse.

Il comparto artigiano, è stato detto, nel Lazio rappresenta circa il 15 per cento delle imprese. Nell’ultimo anno sono sparite, diciamolo proprio a voce alta, purtroppo, 670 imprese. Negli ultimi dieci anni, dal 2012, eravamo 101.300 imprese, siamo arrivati adesso a 90.000. Sono cessate più di 10.000 imprese. Questo, naturalmente, è un fattore che ci deve far riflettere. Quello che ci attende, secondo me, è la necessità di un vero e proprio cambio di passo, sia a livello nazionale (mi risulta che stanno ragionando sulla modifica anche della legge nazionale), sia a livello regionale, avendo detto che come Commissione, appena finita la sessione di bilancio, inizieremo l’iter di lavoro per la modifica della legge sull’artigianato del 2015, la legge n. 3.

Presidente Sabatini, scusi, fai anche la tua dichiarazione? Scusi, Presidente, era un’informazione tecnica all’interno del Gruppo. Il mio intervento è su dichiarazioni di voto, quindi esprimo il voto positivo del Gruppo di Fratelli d’Italia e – ripeto – sono convinto che il lavoro che faremo sarà un lavoro sicuramente positivo per il territorio.

Volevo ringraziare, visto che è stata citata più volte, l’assessore Angelilli per il lavoro che ha fatto, oltre che su questo Piano, anche sul micro credito, sui fondi approvati ultimamente per i quali stanno partendo i bandi, però non ha potuto essere presente, anche se le avrebbe fatto molto piacere essere presente, perché impegnata al MIMIT sul problema di Stellantis, citato dal collega poco fa. L’Assessore quindi si scusa, però abbiamo fatto un lavoro in Commissione in completa sinergia, e sono convinto che in completa sinergia continueremo a fare i lavori successivi.

Grazie, Presidente.

Esame del testo e votazione emendamenti e articoli

PRESIDENTE. Grazie, collega Tiero.

Non ci sono altri interventi, quindi, colleghi, ci sono tre emendamenti.

Collega Novelli, li illustra tutti e tre insieme? Bene, quindi sono i P 8/57, P 8/73, P 8/84, quindi fa un’illustrazione unica.

NOVELLI (M5s). Grazie, Presidente, anche molto celermente.

Per quanto riguarda il primo, abbiamo detto che esiste un problema sulla legge, che è molto datata, quindi questo è un piccolo atto di indirizzo da inserire sul Piano triennale con l’impegno che questo Piano triennale possa essere propedeutico all’attualizzazione della legge, che è datata 2015.

Per quanto riguarda invece il secondo è un invito in via sperimentale all’interno del piano triennale per il riconoscimento anche dell’artigianato artistico e soprattutto creativo, con anche l’invito alla realizzazione del censimento delle attività, anche mediante la tenuta di un registro specifico suddiviso proprio per aree territoriali che noi abbiamo individuato come matrice.

Il terzo, che forse è quello a cui noi teniamo di più, è proprio quello di invitare ed inserire all’interno di questo Piano triennale la figura del maestro artigiano, con tutta una serie di caratteristiche, quindi con un curriculum di attività svolta, attraverso anche l’esibizione dei beni artistici, artigianali, ma soprattutto anche creativi e soprattutto anche in ambito innovativo, quindi all’interno della costituzione della bottega-scuola, che è stata ripresa anche dalla lettura dall’assessore Maselli.

Un’altra cosa molto importante che noi chiediamo con questo emendamento è l’istituzione di alcuni hub all’interno dei quali ci sia lo sviluppo delle attività artigianali, sia per quanto riguarda il carattere artistico, creativo, tradizionale, innovativo, dove ci sia anche la condivisione di processi culturali, materiali e sociali, ma anche la possibilità della formazione, ma anche della vendita di questi beni.

Oggi qual è il grande problema di queste botteghe? È che sono tutte quante sparse per le vie del centro, e molto spesso sono anche nascoste. Creare dei veri e propri hub, delle vere e proprie vie dedicate all’artigianato potrebbe in qualche modo interessare anche di più il turista, che va all’interno di queste vie, che sono solo ed esclusivamente dedicate alle botteghe degli artigiani. Sarebbero degli hub che diventerebbero non soltanto economicamente vantaggiosi per le botteghe, ma diventerebbero anche attrattive per tutto quanto il turismo che c’è all’interno della Regione Lazio.

Questi sono i tre emendamenti. Vorrei sottolineare un’altra volta che sono di merito. Con questi noi vorremmo dare il nostro piccolo contributo all’approvazione di questo Piano triennale.

PRESIDENTE. Grazie, collega Novelli.

Ascoltiamo il parere della Giunta, a partire dal P8/57.

MASELLI, Assessore. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE. Vuole dare un parere per tutti e tre?

Ha chiesto di parlare l’assessore Maselli. Ne ha facoltà.

MASELLI, Assessore. Sì, per tutti e tre, se è possibile, ovviamente. Grazie.

Intanto, prima che io possa dimenticarmi, riporto le scuse ancora, è stato già detto prima dal presidente Tiero, dell’Assessore, del vicepresidente Roberta Angelilli, che è impegnata su un tavolo molto importante, quello di Stellantis al Ministero. Si scusa molto dell’assenza.

Ringrazio i consiglieri Valerio Novelli e Adriano Zuccalà di questi tre importanti emendamenti. Sapete tutto il lavoro importante che c’è stato. Mi sono confrontato con l’assessore Angelilli. Anche lei, ovviamente, vi ringrazia per questi emendamenti, che sono di contenuto. Ovviamente, però, vi chiedo gentilmente di poterli ritirare perché è stato concertato con tutte le associazioni di aprire, dagli inizi dell’anno nuovo, da gennaio, una importante discussione e confronto nel merito rispetto al fatto che ci sarà bisogno di rivedere la legge n. 3 del 2015. È una legge che non ha i capelli bianchi come quella del 24, che ha ventotto anni, però questa ormai tra un mese compirà dieci anni. Quindi, siccome si è deciso, credo con la condivisione di tutti, di rivisitare e migliorare ovviamente quella legge, quello sarà l’appuntamento importante per poi, ovviamente, raccogliere questo importante contributo, questi importanti emendamenti.

Se non crea problemi, chiedo il ritiro, ma solo momentaneo per poi, da gennaio, quando si avvierà questo lavoro di rivisitazione importante in Commissione, per poi arrivare in Aula con una nuova legge, sarà il momento giusto per accoglierli.

Grazie.

PRESIDENTE. C’è una proposta dell’Assessore per il ritiro dei tre emendamenti.

Prego, Novelli.

NOVELLI (M5s). Sì, va bene, li ritiriamo tutti e tre.

Grazie, Presidente, grazie, Assessore.

PRESIDENTE. Grazie.

A questo punto comunico all’Aula, prima della votazione, che innalzato segnalato al punto 8 sul cronoprogramma e soggetto attuatore che “entro il mese di settembre” va cambiato con “entro il mese di novembre”. È una correzione formale, quindi, se non ci sono obiezioni, così come segnalato dal collega Sabatini lo modificheranno gli uffici. Punto 8, pagina P8/8933.

Votazione finale

PRESIDENTE. Poniamo quindi in votazione la proposta di deliberazione n. 32.

Favorevoli alla proposta di deliberazione n. 32? Contrari? Astenuti?

(Il Consiglio approva all’unanimità)

Votazione coordinamento formale

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione del coordinamento formale.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

(Il Consiglio approva all’unanimità)

*****

Qui il Verbale integrale del CR_seduta_n._41.13_del_14.11.24_RM


Qui gli Emendamenti proposti da FaròArte al Piano Triennale 2024-2026 specificatamente rivolti all’Artigianato Artistico e Tradizionale

Gli emendamenti proposti da FaròArte al Piano Triennale 2024-2026 per l’Artigianato Artistico e Tradizionale


Qui la Proposta di FaròArte per la Riforma della Legge Regionale del Lazio n.3/2015 concernente la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’Artigianato Artistico e Tradizionale nel Lazio

FaròArte propone la Riforma della Legge Regionale del Lazio n.3/2015 concernente la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’Artigianato nel Lazio


Qui puoi leggere le motivazioni e sottoscrivere la Petizione su Change.org per la Riforma della Legge n.3/2015

https://made-in-rome.com/appello-assessore-angelilli-e-urgente-riformare-la-legge-regionale-del-lazio-per-artigianato-artistico-e-creativo/

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