La risposta a questa domanda necessita di un’analisi complessa, tutta da farsi.
Complessa perché più elementi concorrono a determinare il solco di semina e il risultato di una rigenerazione complessiva dell’ecosistema urbano romano del futuro prossimo. Un’analisi capace di dar vita al cuore del dibattito sulla trasformazione urbana di Roma.
Un dibattito oggi ancora non partecipato dai protagonisti che “vivono” di Roma e ne determinano o ancor più ne decidono, consapevolmente o irresponsabilmente, il futuro.
Sono tanti i “soggetti” interessati all’eco-sistema Roma, residenti e non, soggetti umani e/o giuridici, fisici e virtuali, ma anche animali e vegetali; a tutti questi “soggetti“ ed al loro “Convivium” è dovuta la risposta: è un compito arduo, a cui e per cui essa manca.
L’intento di FaròArte è quello di offrire un contributo, augurando che, presto e responsabilmente, si accenda il dibattito e che diventi universalmente partecipato.
Immaginando che il punto condiviso di partenza possa essere la conservazione dell’identità dei luoghi nella rigenerazione della Città, il bilanciamento dei vantaggi e degli svantaggi ad operare scelte, è una decisione delicatissima che deve vedere ampiamente e con trasparenza coinvolti tutti.
Infatti, mentre i vantaggi sono per lo più apprezzati per la loro consistenza economica e funzionale, gli svantaggi possono colpire direttamente l’identità culturale e sociale della Città, rischiando di svuotarla del suo significato più autentico.
Entrando nel merito della questione, proviamo a formulare due tesi.
1) La rigenerazione urbana porta benefici alla Città con:
- Recupero del Patrimonio Edilizio: La gentrificazione comporta il restauro di palazzi storici e di abitazioni degradate. Questo può preservare fisicamente l’identità architettonica di quartieri che, altrimenti, cadrebbero in rovina.
- Maggiore Attenzione e Risorse: L’arrivo di residenti e attività con un alto potere d’acquisto attira l’attenzione delle amministrazioni pubbliche e ciò può tradursi in una migliore manutenzione degli spazi pubblici, pulizia, illuminazione e sicurezza.
- Rivitalizzazione Economica: L’apertura di negozi, bar e ristoranti di “tendenza” restituisce vita a zone commercialmente moribonde e creare un indotto positivo anche per alcune attività storiche che riescono ad adattarvisi.
2) I vantaggi della Gentrificazione Urbana, sono solo potenziali ed effimeri, ma innescano rischi concreti, quali:
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Espulsione dei residenti storici: L’identità di un luogo è data prima di tutto dalle persone che lo vivono e l‘espulsione dei residenti storici (a causa degli affitti e del costo della vita) soffoca la cultura “locale” mescolandola con quella “transitoria“(portata da turisti, studenti Erasmus, professionisti stranieri, …) con il risultato della perdita del tessuto sociale che dava “anima” al quartiere, mentre il carattere “originario” rischia di diventare una scenografia.
- Omologazione e Perdita di Autenticità: Le attività commerciali tradizionali (botteghe artigiane, alimentari di quartiere, osterie “popolari”) chiudono perché non possono reggere affitti elevati e sono sostituite da attività generaliste (sushi bar, pub, negozi di souvenir, boutique di lusso, …). Il quartiere perde la sua specificità per assomigliare a qualsiasi altra zona gentrificata nel mondo (da Brooklyn a Berlino), mentre l‘identità viene standardizzata per un mercato globale.
- Museificazione e Turistificazione: Il rischio è che i quartieri storici si trasformino in “parchi a tema” per turisti e l‘identità non sia più vissuta, ma venga performata e venduta come un prodotto. Le case diventano B&B, le piazze si riempiono solo di tavolini di ristoranti per visitatori e la vita quotidiana si sposta altrove. L’identità diventa un souvenir.
- Alterazione del Paesaggio Urbano e delle Abitudini: L’arrivo di nuovi residenti con esigenze diverse può portare a conflitti sull’uso degli spazi. Il “rumore” della vita di strada, tipica di molti rioni, può essere visto come un disturbo, con il rischio di un’appiattimento delle diversità culturali.
In conclusione di questa analisi, sia pur fatta per sommi capi, possiamo dedurre che, relativamente alla conservazione dell’identità dei luoghi, gli svantaggi della gentrificazione sono di gran lunga superiori ai vantaggi e i benefici che ne derivano risultano essere per lo più superficiali, temporanei e di facciata, mentre i costi sociali e culturali sono profondi e potenzialmente irreversibili.
Ora, trasportando la riflessione su Roma, dobbiamo considerare che essa presenta caratteristiche uniche:
- Centro Storico Vasto e Abitato: A differenza di altre città europee, il centro di Roma è enorme e storicamente abitato da una popolazione mista e, come testimoniano gli interventi di “sventramento” attuati dopo l’Unità d’Italia e in periodo di regime fascista, lo spostamento della popolazione fu un dramma reale.
- Debolezza Amministrativa: La cronica carenza di politiche abitative pubbliche efficaci e di regolamentazione degli affitti turistici lascia il campo libero alla speculazione privata.
- Identità Legata alla Vita Popolare: L’essenza di Roma è fortemente legata alla sua dimensione “popolare” e di quartiere. Perdere questo significa perdere l’anima stessa della Città, riducendola ad un museo a cielo aperto.
In conclusione, poiché processi di gentrificazione sono ormai in atto in molte parti della Città, la vera sfida per Roma non è bloccare il cambiamento – cosa in verità impossibile e controproducente – ma governarlo attraverso una rigenerazione della Città attuata con politiche che:
- Proteggano i residenti storici con controlli sugli affitti e incentivi alla residenza
- Sostengano le attività commerciali tradizionali e promuovano l’artigianato locale attraverso modelli organizzativi innovativi
- Regolamentino severamente gli affitti brevi nelle zone centrali della Città
- Puntino su una rigenerazione urbana inclusiva che migliori la vivibilità per tutti, non solo per i nuovi arrivati
Senza questa regia, il rischio è che l’identità di Roma, invece di essere conservata, venga semplicemente messa in vendita.
Per ultimo, essendo obiettivo di FaròArte per il #MadeinRome sostenere iniziative di tutela e valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Creativo romano, riteniamo che l’auspicato processo di rigenerazione della Città, non subisca passivamente i processi di gentrificazione ormai in atto, ma abbia particolare attenzione all’anima creativa artigianale artistica di Roma, salvandone così il lascito in saperi e competenze, coltivandone e curandone la rinascita e l’innovazione.
a cura dell’Arch. Dionisio Mariano Magni, presidente di FaròArte
