Roma Capitale compie un nuovo passo per la realizzazione di progetti di rigenerazione del proprio patrimonio.
A seguito dell’approvazione da parte della Giunta Capitolina della Memoria n. 91 del 31 Dicembre 2018, sono state delineate le linee di indirizzo per la ridefinizione dello spazio e l’utilizzo dell’area della ex Città dell’Altra Economia (CAE).
Il programma si inserisce nel più ampio processo di recupero del “complesso Mattatoio” in ragione di quanto già espresso nelle linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale dove si afferma che il bene: “Liberato nel 1999 dopo anni di abbandono, è cresciuto in modo disorganico ma intorno all’idea di essere un luogo dove nuova conoscenza e creazione trovano casa…”.
L’iniziativa si svolge in continuità con il percorso di ascolto e partecipazione avviato dall’Amministrazione sul tema del recupero del patrimonio. L’obiettivo principale è quello di selezionare idee che possano anticipare i processi che guideranno l’attuazione delle nuove strategie di utilizzo dell’area della ex CAE. La Call è finalizzata alla realizzazione di progetti di rigenerazione della struttura inserita nel complesso del Mattatoio.
FaròArte – in armonia con il proprio percorso in questi anni perseguito in inclusività, confronto, condivisione e partecipazione per l’elaborazione e la sperimentazione attuativa di nuovi modelli di sviluppo per l’eco-sistena del “Saper Fare Creativo” in chiave di valorizzazione del brand identitario territoriale – mette a disposizione della Comunità CreArtigiana romana la progettualità elaborata per la realizzazione del primo
Co-SPACE della CREATIVITA’ #MakeinRome
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Oggi alla creatività in forma tradizionale o innovativa, riferibile ad attività produttive o trasformative non industriali, si rivolge l’interesse di molti soggetti, giovani ma anche non giovani, svantaggiati, con competenze spesso supportate da percorsi scolastici e/o da una spiccata creatività personale, che generalmente non trovano interlocutori disponibili con cui dialogare né si sentono adeguatamente supportati ad affrontare le sfide future.
Nell’epoca di internet, della comunicazione digitale e della disintermediazione è la capacità di valorizzare il sistema ad aumentare la competitività della creatività nel contesto economico locale e internazionale.
Pensiamo che nell’ex Mattatoio di Roma, per ragioni storiche e condizioni attuali, si debba collocare un progetto che abbia una visione sistemica di parametri,la ricerca e l’innovazione.
Un progetto che come prospettiva della città prossima a divenire sia capace di:
- favorire il riposizionamento del sistema produttivo romano
- relazionarsi al tessuto aziendale,commerciale e artigianale del quadrante urbano Testaccio – Ostiense
- sviluppare attività produttive innovative ad economia circolare
- sostenere azioni di marketing territoriale
- favorire la nascita di start up
- attrarre investimenti pubblici e privati
Questo progetto a nostro avviso deve centrarsi su una organizzazione economica sistemica della CREATIVITA’ e svilupparsi attraverso la partecipazione attiva, a modelli di condivisione, di tutti gli stakeholder del sistema.
FaròArte ha elaborato un proprio modello originale di sistema articolato nei seguenti obiettivi generali:
- attivare il Network del SAPER FARE CREATIVO ROMANO
- facilitare modelli di crowdfunding e project financing
- superare i limiti individuali e settoriali dell’ecosistema di riferimento, connettendo :
– creatività artigianale
– enti di formazione
– start up giovanili e di soggetti svantaggiati
– turist e cultural operator
– luoghi del fare creativo
– enti pubblici
– investitori privati
FaròArte richiamandosi ai valori semantici della parola latina “Forum” ha titolato tale luogo “Foro dell’Economia della Creatività Romana”e ne ha previsto l’articolazione in quattro macro-aree di sistema:
1) Educational
2) Marketing
3) Making
4) Heritage & Culture
In particolare la Call for Ideas dell’Amministrazione Capitolina ha lanciato il tema di come sostenere l’evoluzione del CAE,in una prospettiva di coerenza con la storia dell’intero complesso industriale,superandone l’attuale condizione di abbandono.
FaròArte propone di declinare “CAE” in “co-SPACE della CREATIVITA’ #MakeinRome” puntando ad:
- incrementare visibilità, riconoscibilità e centralità socio-culturale del sito
- innovare la gestione della filiera produttiva della creatività
- implementare la comunicazione tra protagonisti e interlocutori del mercato
FaròArte propone di articolare il Co-Space della Creatività in:
- spazio co-working
- spazio co-manufacturing
- spazio co-esibition
ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
Il Mattatoio fu completato in tre anni nel 1891 e dimostra della capacità previsionale della Roma post unitaria, che guardava alla crescita urbana, guidata risolutamente dall’istituzione pubblica per dare una nuova identità a Roma.
Il Mattatoio fu strategico per la strutturazione industriale del sito -seguirono il gasometro, la centrale Montemartini, il nuovo porto fluviale,i magazzini generali e i mercati generali- preparando l’insediamento delle prime fabbriche di produzione e le abitazioni per le maestranze. L’indirizzo di sviluppo verso est nel dopoguerra, rese il quartiere marginale. Con la chiusura del mattatoio (1975),e poi dei mercati generali, vi rimasero poche attività principalmente artigianali e commerciali per il mercato di prossimità.
L’insediamento della terza Università (fine anni 90),innescò un possibile rilancio ma non seguirono coerenti azioni pubblico/private:in questo contesto già debole si insediò la CAE.
La sinergia più importante arrivò dalla creatività dei raiders che nella creatività hanno indicato il riscatto dell’area.
La creatività è oggi ricercata in molte attività, prima non considerate, dal food al game e altro.
Aprire un prospettiva di rigenerazione economica-sociale strutturata del quadrante Testaccio-Ostiense è pertanto possibile centrando l’attenzione sulla poliedrica espressione attuale della creatività
UTILIZZO DEGLI SPAZI OGGETTO DELLA PROPOSTA
Il CAE è suddiviso in quattro aree: M1,M2,M3,M4 (già destinato ad altre funzioni).
FaròArte ritiene che una sua congrua utilizzazione possa essere per funzioni:
- M1 – Fuzione meeting & direzionale
- M2 – Funzione Co-working per professinisti & Arti-Designers
- M3 – Funzione Co-Manufacturing per “ArtiGeni” & Co-Esibition per ArtiShow
L’area M1 è disposta su due livelli.
Il livello terreno è articolato in tre sezioni:
- Sez A – area androne/scala e due locali separati > Destinazione prevista: spazi per logistica
- Sez.B – area pesa 1:tre locali comunicanti di cui uno con collegamento verticale ai servizi igienici del primo livello. > Destinazione prevista: sale meeting
- Sez.C – area pesa 2:tre locali comunicanti di cui uno con collegamento verticale ai servizi igienici del primo livello. > Destinazione prevista: sale meeting
Il livello primo è articolato in 10 locali comunicanti,servizi igienici, terrazzo e balcone. Riteniamo che l’utilizzazione più coerente con la definizione spaziale e dei collegamenti verticali tra i due piani, sia questa descritta in pianta:
OBIETTIVI DI INTERESSE PUBBLICO
La proposta risponde con visione sistemica all’insieme coerente degli scopi della call for ideas: “rilanciare l’area pubblica destinandola alle aziende innovative, alle startup, a fablab e coworking come pure ad eventi espositivi, attività socio-culturali, educative, laboratoriali ed esperienziali”.
E risulta coerente con quanto declinato nelle linee programmatiche dell’amministrazione 2017/2021 prioritariamente al 8.4.3 Azioni prioritarie che recita:
In accordo tra i diversi Assessorati e secondo le linee di ROMA SEMPLICE già qui tracciate:
1. ………………………………………………………….(omissis)
9. trasformare gli spazi pubblici e di aggregazione in luoghi di vera e propria produzione di diverse forme di conoscenza e di azione culturale, favorendone la connessione con la dimensione sociale e il sistema produttivo innovativo, realizzando centri di co-working e piazze dell’innovazione, definendo accordi con aziende, datori di lavoro e amministrazioni pubbliche per favorire il lavoro agile e la mobilità intelligente, favorendo la rinascita della mobilità pubblica, anche attraverso il potenziamento tecnologico delle infrastrutture;
10. riscoprire e affermare il valore della creatività come leva di cambiamento, istituendo progetti di social networking territoriale per le diverse aggregazioni giovanili, creando centri per lo sviluppo della innovazione competitiva nelle imprese dell’area urbana, mettendo in rete la filiera dell’ICT, promuovendo così l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo.
BISOGNI DELLA CITTADINANZA
Le Linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale, tracciano un percorso per punti che sottintendendo i bisogni della cittadinanza indica i percorsi da seguire.
FaròArte crede in una strategia di crescita culturale su due gambe: l’inclusione e la condivisione.
Lo sforzo da affrontare, ben consci della complessità del sistema, è però l’unico modo per passare da un insieme disordinato ad un sistema integrato sia nel Mattatoio e che nella città.
Il Mattatoio ed una sua piena funzionalità integrata tra cultura, saperi e competenze, può essere esempio di buone pratiche e modello scalabile e replicabile in altri ambiti della città,e non solo, affinché si attui con metodo un processo che colleghi tradizione ed innovazione in un sistema di crescita culturale condivisa tra le istituzioni comunali regionali e statali.
Il Mattatoio che alla sua origine,riordinando attraverso metodi e processi industriali una economia debole-disarticolata e disordinata,fu un motore della rinascita della città, può oggi, per posizione strategica e dimensione degli spazi, essere un centro specifico di propulsione sociale del territorio romano,generando nuova economia dalla creatività. La proposta di rigenerare CAE in Co-Space della Creatività #MakeinRome, spazio della condivisione di saperi competenze e strumenti, è da intendersi parte integrale e funzionale dell’intero organismo “Foro dell’Economia della Creatività Romana”.
METODOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
(Funzionamento degli spazi dedicati al co-work ed al Fab-Lab e coinvilgimenti degli utenti – modello collaborativo ideazione.)
Tutte le attività di “co-making” attivate nel Co-Space della Creatività saranno costantemente aperte al pubblico.
La definizione vetrata dei padiglioni permette l’utilizzo degli spazi al chiuso in modalità showorking.
L’azione creativa può diventare uno spettacolo a cui assistere o a cui partecipare attivamente così che l’attivazione di particolari performing-match potrà avvenire anche negli spazi coperti rendendo così partecipata al pubblico la realizzazione stessa di opere e produzioni. L’attenzione sarà posta sul processo creativo ed il suo attuatore,singolo o a quello della co-creazione condivisa che potrebbe essere anche partecipata da parte del pubblico, secondo la richiesta dell’utente (singolo o gruppo), in matching.
L’attività di marketing e la commercializzazione dei prodotti si avvarranno di una caratterizzazione fortemente identitaria del brand Roma.
CARATTERI DISTINTIVI DELLA PROPOSTA
INTEGRABILITA’ DELLE DISCIPLINE CREATIVE PROPOSTE CON ARTIGIANATO 4.0
Il Co-Space della Creatività attraverso lo sviluppo della brevettazione e brandizzazione del prodotto identitario della creatività del territorio, fa emergere il concetto di impresa condivisa mediante processi di Artigianato 4.0 e rappresenta il superamento del prodotto “creativo” replicabile industrialmente.
Il Co-Space dell’Economia della Creatività attuandosi in processi di Artigianato 4.0 crea sostanziali benefici organizzativi a miglioramento dell’attività produttiva del singolo, facilità la fruizione di risorse e mezzi produttivi, mentre l’autonomia dalla filiera di fornitura industriale aumenta la determinazione dei suoi ricavi.
PIANO DI SVILUPPO TEMPORALE
(eventi espositivi aperti al pubblico)
Ogni attività e performance, singola o condivisa, sarà aperta al pubblico.
Il pubblico sarà chiamato ad essere sostenitore o promotore di azioni relative agli eventi del Co-Space della Creatività #MakeinRome.
PROPOSTE DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE E LABORATORIALI
Tenuto conto degli obiettivi della Call e delle priorità di investimento, il Co-Space della Creatività #MakeinRome applica e diffonde modalità innovative di coinvolgimento attivo e di apprendimento permanente, garantendo il conseguimento delle priorità trasversali di non discriminazione e di pari opportunità,nonché di sviluppo sostenibile della dimensione ambientale e sociale.
La programmazione delle attività formative e laboratoriali sviluppata su base mensile, dovrà prevedere una iterazione flessibilmente adattabile alle esigenze dell’utenza in relazione alle iniziative promosse, a cadenza stagionale e costanti, dalla direzione.
APPROCCIO COLLABORATIVO E COSTRUZIONE DI RETI
A differenza del sistema industriale, dove la logica della produzione può essere resa indipendente da quelle di marketing e gestionale, l’attività artigianale è intrinsecamente legata anche a tali attività che ne condizionano la produttività, per cui lo sviluppo di un sistema di servizi digitali e tecnologici di prototipazione rapida orientati al processo produttivo artigianale customizzato offre vantaggi di economie di scala perché ottimizza i costi definibili in ruoli intercambiabili in rete fornitore/produttore, mentre aumenta la variabile tempo-produttivo che è la componente fondamentale dell’impresa artigiana.
L’artigiano continua a pensare alla propria realizzazione artistico artigianale e il Co-Space della Creatività #MakeinRome supportato dalla piattaforma network di servizi è in grado di offrire vantaggi competitivi di produzione e marketing per tutte le imprese interessate a attività di co-branding, di crosseling e upselling consentendo di ottenere un valore aggiunto condiviso nella rete, orizzontalmente e verticalmente, sia nella ideazione che nella produzione e commercializzazione.
MODALITÀ CON CUI IL PROGETTO IMMAGINA DI CREARE OPPORTUNITÀ DI OCCUPAZIONE E SVILUPPARE LA PRODUZIONE LOCALE
Le considerazioni sulla ricaduta economico-sociale degli investimenti risiede anche nella ricerca pubblicata di UnionCamere pubblicata dalla fondazione Symbola, la quale presenta il quadro settoriale della Cultura e Creatività e i relativi indicatori di creazione di valore sul mercato di riferimento. In particolare sugli investimenti nel sistema produttivo culturale si genera un fattore moltiplicativo medio di 1.7 per ciascun euro investito nel settore creativo, patrimonio artistico culturale, settore culturale e performing arts.
Facendo riferimento agli interventi finanziabili nell’ambito della Priorità di investimento, la proposta si mostra incisiva per il raggiungimento delle finalità poiché si innesta in modo coerente sull’impianto strategico complessivo della Regione Lazio e sulle azioni cardine in cui esso si traduce, allineandosi ai criteri guida e ai metodi di operatività che l’AdG si è data nella definizione delle proprie priorità.
Con riferimento invece agli Obiettivi tematici da 1 a 7 dell’articolo 9, primo comma del Regolamento (UE), n.1303/2013, si evidenzia che, la proposta contribuisce all’intervento verso settori le cui prospettive di crescita e di sviluppo possono produrre effetti significativi sul fronte delle tematiche del lavoro, dell’inclusione sociale, dell’innalzamento delle competenze e del livello di qualificazione della popolazione.
MODELLO DI SOSTENIBILITÀ
La proposta suppone l’acquisizione dei fondi strutturali 2014-2020, proponendosi di perseguire gli obbiettivi tematici individuati nel programma operativo FSE Lazio 2014-2020:
- n.8 – finalizzato allo sviluppo dell’occupazione
- n.9 – finalizzato al sostegno allo sviluppo locale
- n.10 – finalizzato alla crescita del capitale umano
- n.11 – finalizzato al rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa
Inoltre, nelle compatibilità di bilancio dell’amministrazione, si ritiene possibile adottare il principio del baratto amministrativo sul valore del lavoro per la crescita culturale dei cittadini.
Lo sviluppo della proposta, per la sua valenza di ricapitalizzazione del sistema di riferimento e del suo indotto esistente e potenziale, determina il coinvolgimento a vario livello, diretto o indiretto, di diversi soggetti caratterizzati dall’interesse a sviluppare economia in forma partecipata e condivisa.
Costi di:
– Manutenzione ordinaria e straordinaria € 360.000
– Adeguamenti funzionali € 250.000
– Avvio attività € 40.000
– Gestione annua € 300.000
Entrate per anno:
1° € 400.000
2° € 550.000
3° € 600.000