Il centenario del Bauhaus. Nel 1919 si uniscono a Walter Gropius i migliori ingegni del tempo, non solo tedeschi, e la modernità irrompe nel design e nell’architettura

L’ufficio di Walter Gropius ricostruito nell’università Bauhaus di Weimar (foto LaPresse)
Nato a Chianciano nel 1927. Vive a Roma. Dirigente di “Radicali italiani” e dell’Associazione “Luca Coscioni”. Segretario nazionale del Partito Radicale nel ‘69, ‘71 e ‘72. Deputato nella 9^ legislatura, consigliere comunale a Roma nel 1979. Negli anni ’50-‘60 ha collaborato al “Mondo” di Mario Pannunzio. Ha diretto giornali e riviste d’area, collane editoriali. Saggi, versi, prose, racconti, traduzioni letterarie dall’inglese (Eliot, “the Waste Land”; D.G. Rossetti, “The house of life”; Yeats, “The Tower”; Stevenson, “The Merry Men”, Robert Lowell, Gary Snyder, ecc.) e dal francese (Hugo, Mallarmé, Baudelaire, B. Péret, F. Jammes, ecc.). Collabora a giornali e riviste.