Segnaliamo con piacere l’articolo – pubblicato oggi sulla testata online “Roma Today” – della giornalista Roberta De Vargas Macciucca con la sua inchiesta sull’Artigianato rEsistente nel quartiere di San Lorenzo a Roma e la ringraziamo per averci intervistato come FaròArte sulla situazione critica del più ampio scenario tematico romano e regionale.
Qui l’articolo integrale su Roma Today
Di seguito un breve estratto della parte dedicata alla posizione di FaròArte riportata nell’articolo dal titolo:
Il quartiere in buone mani. Storie di artigianato resistente da San Lorenzo
La zona cambia volto, ma alcune botteghe resistono. Grazia, Daniela e altri artigiani raccontano un passato di comunità creativa e presente difficile, segnato da affitti alti e norme inadeguate
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Regole, futuro e speranze
“A oggi assistiamo a un clima di totale disattenzione della classe politica. Le leggi richiedono l’adattamento a parametri economici, burocratici e anche tecnologici che non corrispondono alla situazione di un piccolo artigiano creativo ma bensì a un impresa artigiana di carattere tecnico e più moderno”, a spiegarlo è Carlo d’Aloisio Mayo, promotore del consorzio cooperativo FaròArte che dal 2011 si occupa di rappresentare e promuovere la valorizzazione dei saperi e delle competenze dell’artigianato artistico romano.
Un esempio di ciò è la Legge Regionale n. 3 del 2015 (di cui FaròArte ha in più occasioni richiesto una revisione) intitolata “Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’artigianato nel Lazio”. La norma, infatti, pur prevedendo una serie di disposizioni importanti per il settore, tra cui il riconoscimento del ruolo delle Botteghe Scuola e quello di Maestro artigiano non considera la realtà effettiva dell’artigianato artistico: “In 10 anni – come riportato dalla relazione del Piano Triennale, fatta nell’autunno 2024 sulla legge del 2015 – sono stati riconosciuti dalle istituzioni solo due Maestri Artigiani in tutto il Lazio”, spiega l’esperto.
“La tendenza è pensare che questo settore sia destinato a morire. Dai dati del Comune di Roma che siamo riusciti a rilevare e che risalgono a circa due anni fa si assiste a una progressiva scomparsa delle botteghe presenti nel centro storico”, racconta invece l’architetto Dionisio Mariano Magni, anche lui promotore dell’associazione FaròArte, spiegando che anche la ricerca di dati effettivi sull’artigianato artistico di Roma è molto difficile perché quelli presentati dalla Camera di Commercio e dalle associazioni di categoria (CNA e Confartigianato) fanno riferimento a imprese di fatto, escludendo così le piccole realtà e distorcendo la dimensione del problema reale “che è già di per sé abbastanza preoccupante”.
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