#MadeinRome si candida partner di Roma Capitale per il Bando SC5-22-2017 di Horizon 2020

Avviso Pubblico per la manifestazione di interesse a partecipare in qualità di partner di Roma Capitale al bando europeo SC5-22-2017 “Forme di finanziamento innovativo, modelli di governance e business per il riuso adattivo del patrimonio culturale” del programma Horizon 2020


BANDO EUROPEO: SC5-22-2017

«Finanziamenti innovativi, modelli di governance e business per il riuso adattivo del patrimonio culturale» Horizon 2020

Obiettivi e Descrizione

Attualmente vi è un crescente non utilizzo e degradazione di beni come chiese, edifici agro-industriali, siti e paesaggi culturali. In molti casi, i costi per il riuso adattivo di questi beni non possono essere sostenuti dai settori pubblici o privati tramite modalità tradizionali.

Forme di finanziamento moderne, modelli di governance e business potrebbero essere possibili soluzioni per questo gap di investimenti e provvedere cosi al mantenimento degli edifici storici, integrandoli con l’ambiente moderno, contribuendo anche ad aumentare l’apprezzamento dei valori patrimoniali da parte delle società contemporanee.

Scopo e Azioni

  • Mappare e analizzare modelli virtuosi di gestione e business, meccanismi di finanziamento e disposizioni di governance per il riutilizzo adattivo dei monumenti del patrimonio culturale, dei paesaggi culturali, degli edifici e siti;
  • Sviluppare metodi, strumenti, indicatori e matrici che permettano la replicabilità su ampia scala delle pratiche per il riutilizzo adattivo;
  • Proporre disposizioni di governance innovative, promuovendo l’aumento della partecipazione dei cittadini, modelli di business, strumenti finanziari, nuove forme di partenariato (PPA), strategie per mobilitare nuovi investimenti per il riuso adattivo dei monumenti del patrimonio culturale, degli edifici o dei siti, sviluppare e validare metodi, strumenti, indicatori e matrici per valutare la loro effettiva performance;
  • Identificare barriere culturali, sociali, economiche, istituzionali, legali e amministrative, possibili colli di bottiglia a livello delle città, regionale, nazionale ed europeo per il riuso adattivo dei monumenti del patrimonio culturale, degli edifici e dei siti, suggerendo possibili soluzioni;
  • Sviluppare e validare strumenti con un potenziale di replicabilità, in condizioni locali differenti, per assistere i processi di decision-making, attraverso approcci multi-stakeholder, coinvolgendo comunità locali con il sostegno di discipline come le scienze sociali o umane, per il riuso adattivo del patrimonio culturale.

Le proposte progettuali devono trattare tutti i punti precedenti e, dove possibile, creare collegamenti fra il capitale culturale e quello naturale.

Le proposte progettuali dovrebbero provvedere a creare dei grappoli con altri progetti finanziati sotto questa tematica, oppure con altri progetti all’interno del “Patrimonio culturale per una crescita sostenibile”, se possibile, ma anche all’interno di altre parti del programma Horizon 2020.

Impatti previsti

  • Approcci più integrati e strategie per la preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso il suo riutilizzo adattivo (sostenibile), finanziamenti innovativi (con un’alta capacità di leva), modelli di business e disposizioni istituzionali e di governance che promuovono il coinvolgimento degli stakeholder, impegno ed empowerment dei cittadini e delle comunità;
  • Nuove opportunità d’investimento e di mercato per il riuso adattivo dei beni del patrimonio culturale (tangibili, intangibili), incluse le opportunità per stimolare la creazione di start-up;
  • Un contesto favorevole allo sviluppo e largo dispiegamento di nuove tecnologie, tecniche e competenze , accrescendo cosi la competitività industriale e contribuendo alla crescita economica, di nuove abilità e posti di lavoro;
  • Progetti innovativi e adattivi di riuso per società economicamente, culturalmente e socialmente inclusive, riducendo le barriere finanziarie ed operative per il settore pubblico nella conservazione del patrimonio;
  • Contribuire alla implementazione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) – in particolare gli obiettivi

1:   Eliminare la povertà ovunque ed in tutte le sue forme.

15: Protezione, ripristino e promozione dell’uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestione sostenibile delle foreste, lotta alla desertificazione, fermare e ripristinare la degradazione del terreno, fermare la perdita della biodiversità.

11: Rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

Beneficiari

La dotazione finanziaria per questa call ammonta a 5.000.000 EUR.

La dotazione finanziaria poterebbe essere accolta anche se superiore a 5.000.000 EUR


Proposta Progettuale #MadeinRome

Attività

Il Piano di Sviluppo per il #MadeinRome – declinato nei Valori e Obiettivi del Manifesto e incardinato nel distintivo business model ECOD – intende coniugare il patrimonio storico-culturale rappresentato dal brand “Roma” con la strategia del “ROMArketing” per rinnovare e promuovere il valore dell’identità territoriale e culturale della Città e del suo hinterland metropolitano.

#MadeinRome fonda la sua proposta sugli ”HUB” del Sapere e del Fare, incubatori nei quali coniugare e fertilizzare Tradizione e Innovazione per favorire, attraverso la formazione, con Scuole, Accademie ed Università, sia la ricerca tecnica e creativa, che lo sviluppo di pianificate capacità produttive e l’avvio di start up. Gli HUB sono identificati come “Luoghi del Fare Creativo”, da attivare mediante il recupero e la riqualificazione di spazi in disuso per rigenerarli a “bene comune”.

Per l’incipit è stato individuato un importante e prestigioso quadrante urbano, da decenni dismesso e marginalizzato, che comprende le 36 Botteghe del Complesso del San Michele a Ripa ed il  Complesso dell’area dell’ex Arsenale Pontificio di Porta Portese, entrambi di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche. Il quadrante si qualificherebbe come il “Foro del Fare Creativo”, campus poli-funzionale dell’Artigianato Artistico e Creativo romano, divenendo il nuovo cuore pulsante di “ROMA, Città Metropolitana dell’Artigianato Artistico e Creativo”.

In alternativa, allo stato attuale, si indicano gli edifici dismessi del Poligrafico dello Stato in via Principe Amedeo all’Esquilino. Il progetto è replicabile sia in scala urbana – ad esempio nel Complesso del Buon Pastore a Bravetta o integrandolo con nuove proposte di riqualificazione di aree come quella del nuovo stadio della Roma – che territoriale ed è replicabile perché si basa sul recupero del Paesaggio Culturale in quanto identità etno-culturale di un determinato luogo e mira a produrre un risultato strutturale attraverso l’integrazione dei sottosistemi Artigianato Creativo e Distretto Culturale Evoluto, con un impatto significativo che si articola in:

  • Aggiornamento continuo sulle strategie ai livelli di sottosistema e di impresa, con spostamento dell’ottica, da concorrenti a cooperanti
  • Scambio efficace di informazioni salienti tra operatori e tra essi e gli stakeholder
  • Contaminazione tra arte, spettacolo, patrimonio storico-culturale, storia dei luoghi e dei borghi, bellezza naturale
  • Attitudine a testare nuove strade e a misurarne le prestazioni
  • Sviluppo di una cultura specifica di project management
  • Formazione degli addetti facendo leva sui talenti e sulla creatività, con un know how caratteristico, costantemente aggiornato su tecnologie dei materiali, sostenibilità, comunicazione e marketing, analisi della concorrenza e tendenze di mercato
  • Engagement diffuso di tutti gli operatori e stakeholder sugli obiettivi del progetto.

Il progetto contribuisce all’implementazione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) – in particolare gli obiettivi:

  • 1: Eliminare la povertà ovunque ed in tutte le sue forme;
  • 5: Protezione, ripristino e promozione dell’uso sostenibile dell’ecosistema terrestre;
  • 11: Rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

Infatti esso prevede la realizzazione di Co.space per le attività di:

  1. A) co.Education (rilevanti rispetto alla nascita e consolidamento delle MPMI);
  2. B) co.Branding per le attività del work package.
  3. C) co.Space e Fab Lab con attività lavorative tecnologicamente e metodologicamente innovative del settore dell’artigianato Artistico Creativo, dove creare nuovi prodotti e servizi anche attraverso l’attività di prototipazione e il rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo artistico/artigianale. Il progetto prevede che le innovazioni introdotte avvengano in riduzione dell’impronta ecologica: le attività nel co.Space e nel Fab.Lab saranno orientate a “Zero Carbon”.

La ristrutturazione dei co.Space è prevista secondo criteri di bio-architettura e gestione integrata dell’energia proveniente da rinnovabili. Si produrrà così un rilevante risultato anche ad orientamento della riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico.

Innovatività e natura partecipativa

Le imprese artigiane creative, pur esprimendo alti livelli di qualità del prodotto, non riescono a  competere adeguatamente sul mercato, soprattutto globale, in quanto non riescono a strutturarsi per mantenere livelli coerenti di produttività, difettando sia sul piano operativo che di marketing.

Si evidenzia (“IO SONO CULTURA” – rapporto 2015 della Fondazione Symbola) come l’impatto sul sistema economico delle filiere culturali e creative, permette un incremento del valore aggiunto delle loro produzioni.

La proposta prefigura ricadute positive su: numero e dimensione di imprese; livello occupazionale diretto ed indiretto; rafforzamento delle ricadute sociali; immagine al livello aggregato e di impresa; crescita del valore aggiunto di filiera; attrattività territoriale per clienti ed investitori; export e presenza sui mercati globali.

Le imprese coinvolte, grazie all’attività di networking e la messa in comune di servizi, risorse e mezzi, otterranno benefici di carattere organizzativo e di sviluppo capaci di migliorare la loro performance economico-finanziaria con economie di scala e riduzione dei tempi di lavorazione, tutte innovazioni di metodo del sistema, fondamentali per il rilancio sia dell’impresa artigiana-creativa che di tutte le attività  con essa collegate che  identificano un determinato paesaggio culturale.

La strategia di co-branding, di crosseling e upselling consente di ottenere, inoltre, un valore aggiunto condiviso. Potenziare l’ecosistema per lo sviluppo delle start up permette l’accelerazione dei processi innovativi innescati dai giovani e dalle grandi imprese presenti sul territorio.

La proposta #MadeinRome – per assistere i processi di decision-making attraverso approcci multi-stakeholder e coinvolgendo le comunità locali con il sostegno di discipline come le scienze sociali o umane per il riuso adattivo del patrimonio culturale in forma partecipata – delinea e costruisce una nuova complessiva visione strategica capace di mettere in gioco il capitale della Tradizione con le opportunità dell’Innovazione, della Globalizzazione e delle nuove Economie Digitali, chiave e sfida per generare e rilanciare un nuovo Marketing Identitario Territoriale ed Economico.

Il Piano per il #MadeinRome ne promuove analisi, obiettivi, metodologia e strumenti.

In tale quadro, il Progetto #ART.MiR prefigura un innovativo Business Model System volto a favorire lo sviluppo diffuso di processi orizzontali – partecipati e condivisi – di Filiera Creativa, Produttiva e/o di Marketing, finalizzati a rigenerare Attrattività, Valore, Economia e quindi Lavoro al Mercato dell’Artigianato Creativo del nostro Territorio.

Analogamente, il Progetto #MiR@bilys rappresenta un sistema tecnologico informativo innovativo ed integrato tra le funzionalità della Wiki-App #MiR (in piattaforma TIM per il crowdfunding) e i contenuti del Portale Web “Roma Artigiana & Creativa(alias “Roma CreArtigiana” – già on line in versione beta open source), offrendo modalità dinamicamente e bidirezionalmente fruibili dagli utenti, che consentano di scoprire Luoghi, Protagonisti, Storie, Eventi, Prodotti e quindi itinerari etno-culturali del territorio e degli spazi urbani romani e laziali.

#MiR@bilys è un programma infrastrutturale modulare che vuole svilupparsi progressivamente per Poli Territoriali relazionati in Rete. Partendo dal contesto territoriale del Centro di Roma, individuato come il cuore pulsante dei contenuti dell’eco-sistema di riferimento, #MiR@bilys ha l’obiettivo di organizzare in Sistema e Catalogare l’insieme dei Valori Etno-Culturali del territorio romano; il modello potrà essere replicato ed esportato in ogni ambito territoriale – nazionale ed internazionale – nel quale vi sia tessuto e linfa creativa ed etno-culturale, storica e contemporanea.

Governance di sistema

Per il governo e l’amministrazione dell’intero sistema, si prevedono due strumenti innovativi: La creazione della “Fondazione di Partecipazione Made in Rome” e la configurazione di “Rete“.

I due strumenti, presentando tutti i caratteri di natura partecipativa e inclusiva, sono atti a garantire finanziariamente e giuridicamente i soggetti pubblici e privati coinvolgibili ed a sviluppare coerentemente processi produttivi.

Individuiamo: grandi imprese e PMI sponsor e/o beneficiari dei progetti attivati all’insegna del RoMarketing e del brand “Made in Rome”; investitori interessati all’incubazione e sviluppo dell’ecosistema di start up, tutte le categorie di stakeholder coinvolgibili (strutturati e non) con evidenza dei relativi benefit partecipativi:

  • Artigiani, Creativi, Makers e loro Associazioni: emersione ed ampliamento della rete Etno-Culturale del Saper Fare Creativo;
  • Enti, Accademie ed Istituti Culturali: promozione della conoscenza della cultura materiale dei luoghi; Botteghe Storiche e Operatori Export del Made in Italy: sviluppo dei rapporti commerciali;
  • Operatori del Turismo: sviluppo di circuiti esperienziali e alternativi per il turismo culturale;
  • Aziende e Consorzi di Eccellenza – Moda, Design, Arredo, Edilizia: commissioni di prodotti della creatività artigianale e stimolo alla ricerca e all’innovazione qualitativa e ecosostenibile;
  • Enti di formazione e Università: formazione e ricerca su materiali e tecnologie ecosostenibili;
  • Istituti di Studi e Ricerche Sociali, Strutture di Consulenza e Agenzie: studio e conoscenza del tessuto sociale e del settore, comunicazione e marketing di settore e territoriale;
  • Enti pubblici centrali e locali, UE, Ambasciate, soprintendenze, CCIAA: patrocini e sostegno di programmi;
  • Grandi Imprese, Banche ed Istituzioni Finanziarie: sostegno a ricerca e innovazione;
  • Need e categorie svantaggiate (studenti dei percorsi formativi scuola-lavoro, donne, giovani marginalizzati, immigrati, diversamente abili, …) per offrire opportunità formativa finalizzata all’incremento occupazionale e/o alla crescita di auto-imprenditorialità.

Sostenibilità

Il progetto prefigura un investimento in 5 anni di cui:

  • il 40% per l’avvio e messa a regime dell’ART.HUB
  • il 60% per riqualificare i beni immobiliari pubblici e privati identificati nel divenire luoghi del FARE CREATIVO in chiave Eco Habitat Etnoculturale.

Sulla base di esperienze similari, come quella del distretto culturale evoluto delle Marche o quella di Arcus, si ritiene che il fattore moltiplicativo per attrarre ulteriori investimenti possa essere di 1 a 3. La sostenibilità dell’intervento proposto è data dalle risorse della programmazione unitaria della Regione Lazio riferita al POR FESR e altre risorse relative a Horizon 2020 di cui elenchiamo:

  • Incremento attività di innovazione delle imprese
  • Nascita e consolidamento MPMI
  • Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistema produttivo
  • Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo
  • Riduzione consumi energetici ed emissioni
  • Riduzione consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche
  • Ricollocazione dei lavoratori
  • Strumenti per le STARTUP innovative e creative
  • promozione COWORKING
  • Atelier ABC
  • Formazione Aziendale on demand
  • Scuole di Alta Formazione

Il Progetto #MiR@bilys è stato selezionato da TIM ed accreditato sulla piattaforma di crowdfunding WithYouWeDo. I ricavi da #MiR@bilys, come da altre Start-Up in cantiere, sono destinati a sostenere economicamente il progressivo dispiegamento del programma per il #MadeinRome nei singoli progetti già individuati e/o in progress.

Il progetto offre risorse per il clustering con altri progetti finanziati nell’ambito del presente argomento, così come altri progetti afferenti ad Horizon 2020 e partendo dalla sperimentazione su specifiche porzioni di territorio, si procederà secondo il conseguimento di obiettivi progressivi e crescenti. La capacità dell’ART.HUB di sviluppare economia di sistema e innovazione del Network produttivo, commerciale, turistico e culturale, costituisce il fulcro di attrattività di capitali privati, considerando inoltre il complesso degli strumenti finanziari UE attivabili.

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